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Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

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Anche il manuale di Ardemagni, Mambretti e Silvera dedica poco<br />

spazio alla Cee: solo quattro pagine all’interno di un capitolo intitolato<br />

Popoli, nazioni, stati (Ardemagni, Mambretti e Silvera, 1990, pp. 242-45).<br />

Le vicende storiche vengono ricostruite molto sommariamente e si<br />

mette invece in luce soprattutto la situazione economica attuale, grazie<br />

anche a due dettagliate cartine che mettono a confronto le regioni dei<br />

vari stati membri della Cee per quanto riguarda il valore prodotto<br />

dall’industria e il reddito pro capite. Al Comecon viene dedicata mezza<br />

pagina (Ardemagni, Mambretti e Silvera, 1990, p. 246), che si conclude<br />

con l’osservazione che «i grandi cambiamenti in corso nell’Europa<br />

orientale» porteranno probabilmente a un intensificarsi dei rapporti tra<br />

le due organizzazioni. La particolare attenzione di questo manuale per i<br />

problemi economici risulta anche dal fatto che in precedenza aveva<br />

dedicato alcune pagine a un’esposizione piuttosto dettagliata delle<br />

differenze fra quelli che definisce paesi capitalisti a economia di mercato<br />

e paesi socialisti a economia pianificata (Ardemagni, Mambretti e<br />

Silvera, 1990, p. 39).<br />

Quanto al manuale di geografia delle Edizioni Scolastiche Bruno<br />

Mondadori, esso dedica sei pagine (Aa.Vv., 1991 2 , pp. 282-87) alla<br />

questione dell’integrazione europea, partendo da Yalta. Le origini della<br />

Cee e del Comecon sono infatti presentate soprattutto come un fatto<br />

politico, frutto della guerra fredda; pertanto la caduta del Muro di<br />

Berlino nel 1989 segna non solo la crisi dell’organizzazione economica<br />

centro-orientale, i cui stati membri – si afferma – hanno ora come<br />

obiettivo prioritario l’adesione alla Cee ma anche, più in generale, la fine<br />

del ruolo subalterno dell’Europa, che era stato causato proprio dalla<br />

seconda guerra mondiale e dalla divisione del mondo in due blocchi<br />

(Aa.Vv., 1991 2 , p. 282): «L’Europa con le sue nazioni e con i suoi diversi<br />

regimi politici e sociali può svolgere un ruolo più autonomo rispetto alle<br />

superpotenze, come protagonista di scambi pacifici e cooperazione<br />

internazionale».<br />

Anche gli altri manuali di geografia presi in esame dedicano alcune<br />

pagine alla Cee: la trattazione più ampia si trova nel Tartari-Tassone<br />

(1985, pp. 50-61). All’origine c’è il piano Marshall, che avrebbe posto le<br />

basi dell’unificazione economica (Tartari e Tassone, 1985, p. 51),<br />

preludio, a sua volta, dell’unificazione politica. Il funzionamento degli<br />

organi di governo della comunità viene spiegato esaurientemente. Fra i<br />

grafici è da segnalare quello che illustra la struttura dell’Ecu (Tartari e<br />

Tassone, 1985, p. 54).<br />

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