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Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

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icolo per l’Europa viene visto nel protestantesimo. La politica di Carlo<br />

V e di Filippo II è considerata perciò piuttosto una necessaria difesa<br />

della cultura europea, nonostante che la sua degenerazione nelle guerre<br />

di religione abbia contribuito non poco alla futura sconfitta della<br />

Spagna. Anche la vecchia edizione pone l’apogeo culturale della Spagna<br />

all’epoca di Carlo V e Filippo II, ma non esita a giudicare negativi per la<br />

Spagna gli interessi egemonici degli Asburgo (Geografía e Historia de<br />

España, 1984, p. 175).<br />

Gli Asburgo misero violentemente a confronto il giovane stato con i più<br />

gravi problemi dell’Europa del XVI secolo, e quindi lo sospinsero in quella<br />

tremenda crisi di crescita che era stata prodotta dal Rinascimento. La<br />

Spagna nonostante ciò divenne la massima potenza europea sino al 1648.<br />

Nella nuova edizione del manuale Anaya le epoche di Carlo V e<br />

Filippo II sono trattate in un unico capitolo, dal titolo Egemonia della<br />

Spagna, mentre nell’edizione precedente i due sovrani, la loro politica e<br />

la corrispondente posizione della Spagna in Europa erano trattati in<br />

modo distinto. Carlo V è collocato nell’antica tradizione del Sacro Romano<br />

Impero della nazione tedesca e della comunione di fede europea.<br />

Problemi quali la restaurazione dell’impero e la repressione del<br />

protestanesimo sono analizzati in un contesto socio-politico. Il Rinascimento<br />

è considerato il tempo della nascita degli stati nazionali europei<br />

che non viene fatta risalire, come nel manuale Nuevo País, al tempo<br />

delle invasioni barbariche (Geografía e Historia de España, 1984, p.<br />

184):<br />

L’imperatore mira a far rinascere lo spirito dell’antico impero medievale, cioè<br />

lo spirito del «Sacro Romano Impero». E l’idea di un’Europa unita nella fede<br />

cristiana, con le due figure del Papa e dell’Imperatore: l’antica idea della «Universitas<br />

Christiana». Ma i principi tedeschi si oppongono a questa concezione<br />

imperiale da ogni punto di vista anacronistica, rivolta direttamente contro la loro<br />

indipendenza e autonomia. Vi si oppongono anche tutti gli stati nazionali<br />

europei, che non ammettono l’antica unità, tanto meno in un’epoca come quella<br />

del Rinascimento, proprio quando sorgono gli stati nazionali europei. A tutto ciò<br />

si aggiunge un nuovo problema: la nascita del protestantesimo, che insieme alla<br />

riforma religiosa propugna tutta una serie di idee innovative in senso sociale che<br />

sono motivo d’attrazione da una parte delle masse contadine e dall’altra dei<br />

grandi principi tedeschi, con l’annuncio che la Chiesa rinuncerà alle proprie,<br />

enormi ricchezze e ai propri privilegi, per cederli allo Stato.<br />

Considerata dunque parte del Sacro Romano Impero, la Spagna –<br />

tranne un’opposizione iniziale – s’identificò con i progetti di Car-<br />

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