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Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

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agli aspetti economici e politici troviamo in questo manuale anche gli<br />

aspetti sociali, di solito trascurati. Due schede, sotto il titolo comune La<br />

Cee dei cittadini, approfondiscono rispettivamente il problema della libera<br />

circolazione dei lavoratori e quello del trattamento pensionistico delle<br />

donne (Gotti, 1988, pp. 280).<br />

11. Eurocentrismo e World History<br />

Alla fine di questa panoramica sui manuali scolastici per le classi<br />

dell’obbligo, si deve concludere che la scuola media italiana trasmette<br />

un’immagine complessivamente molto forte dell’Europa in generale e,<br />

in particolare, del processo di unificazione politica ed economica. In<br />

questo contesto va sottolineato il ruolo dei manuali di geografia, i quali<br />

– a parte qualche eccezione – sono molto attenti al problema dell’identità<br />

storico-culturale di quest’area geografica (usare il termine «continente»<br />

può infatti creare qualche imbarazzo, come si è visto) nonché<br />

alle tematiche specificamente europeistiche. Anche i manuali di educazione<br />

civica dedicano sufficiente attenzione al processo di unificazione<br />

europea. Fra i manuali di storia si notano invece differenze notevolissime<br />

nella tematizzazione dell’Europa: al livello più basso di attenzione<br />

possiamo collocare il Brancati, per il quale Europa è essenzialmente<br />

un’espressione geografica, tanto che egli non si pone il<br />

problema, da altri autori assai dibattuto, dei confini orientali; al livello<br />

più alto risulta invece il Caocci, banditore di un’ideologia europeistica<br />

non priva di anacronismi, che sovente esprime con un tono fra il<br />

parenetico e l’apologetico, decisamente inconsueto in un testo scolastico<br />

odierno. In mezzo, sostanzialmente a pari merito, si collocano gli altri<br />

tre manuali che, pur attenti a una dimensione europea, non compiono<br />

esplicite forzature europeistiche. Il momento più delicato del problema<br />

dell’identità europea è il medioevo: il momento delle origini dei<br />

caratteri significativi di questa identità. Come si è visto, c’è una<br />

generale convergenza sul riconoscimento che alla base della civiltà europea<br />

vi è la sintesi tra cultura romana, cultura germanica e cattolicesimo.<br />

Questa sintesi porta a escludere esplicitamente dai confini<br />

dell’Europa, o almeno della culla dell’Europa, la sua parte orientale. È<br />

un’esclusione le cui conseguenze si fanno sentire anche una volta superata<br />

la soglia dell’età moderna: fino alla prima guerra mondiale, infatti,<br />

i protagonisti della storia europea sono gli stati occidentali,<br />

mentre l’Europa settentrionale e quella orientale sono quasi assenti.<br />

Non è questa la sede per affrontare la discussione sui confini dell’Europa<br />

dalla quale alcuni autori, come si è visto a proposito dei manuali di<br />

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