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Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

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feudale, ovvero come epoca di transizione verso il sistema feudale che<br />

poi si sarebbe diffuso in Europa. Il significato di Isidoro di Siviglia per<br />

lo sviluppo del cristianesimo in Europa è colto positivamente in<br />

entrambi i volumi, a differenza di quanto valeva per il manuale Nuevo<br />

País, nei volumi per le classi VI-VIII (si veda sopra). Nell’ultima edizione<br />

del manuale Anaya lo stato dei visigoti è messo in relazione<br />

all’antichità in quanto «epigono dei Romani», mentre la vecchia edizione<br />

lo giudicava uno stato importante e indipendente con una propria<br />

cultura. Durante l’occupazione dei mori la penisola è un «ponte tra<br />

l’impero islamico e l’Europa». La prosperità culturale e scientifica è<br />

trattata unicamente in relazione all’influenza esercitata sull’Europa<br />

(Geografía e Historia de España, 1984, p. 118); i rapporti commerciali<br />

con il resto d’Europa sono invece maggiormente sottolineati. La battaglia<br />

di Poitiers del 732 nella nuova edizione viene accennata, mentre in<br />

quella precedente non compariva affatto. Nell’islam, e quindi nella<br />

Reconquista, è ravvisato il motivo di uno sviluppo della Spagna diverso da<br />

quello degli altri paesi dell’Europa occidentale (Geografía e Historia de<br />

España, 1985, p. 111). Che il sistema feudale in Spagna non potesse<br />

affermarsi come nel resto dell’Europa è considerato nella edizione più<br />

recente una conseguenza della Reconquista e della sua politica di<br />

colonizzazione, poiché attraverso tale politica l’alta nobiltà si prefiggeva,<br />

in opposizione a ciò che accadeva solitamente, di offrire ai coloni<br />

libertà, diritti e vantaggi (Geografía e Historia de España, 1985, p. 122).<br />

Nell’edizione precedente è invece detto chiaramente che lo sviluppo<br />

delle classi sociali e il modello d’organizzazione politica si accordavano<br />

con la struttura feudale vigente in Europa (Geografía e Historia de<br />

España, 1984, p. 101):<br />

Ma la forma di articolazione delle classi sociali come il modello di organizzazione<br />

politica si accordavano con la struttura feudale vigente in Europa.<br />

Nel manuale più recente è ancora una volta sottolineato che durante<br />

il medioevo in tutti gli ambiti valgono per la Spagna criteri diversi da<br />

quelli validi per l’Europa; la causa è ravvisata nella convivenza di tre<br />

religioni (Geografía e Historia de España, 1985, pp. 126-36). In<br />

entrambe le edizioni poco si dice della terza religione, l’ebraismo,<br />

rispetto alle altre due, il cristianesimo e l’islamismo; in particolare è<br />

troppo sottovalutato il suo contributo socioculturale, sebbene la nuova<br />

edizione accenni ai contrasti sorti in proposito tra gli storici.<br />

Il fondamento della cultura attuale si coglie ora nel rapporto con<br />

l’antichità e nella superiorità del cristianesimo (Claudio Sánchez Al-<br />

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