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Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

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Nella presentazione della comunità economica europea, o comunità<br />

europea, a interessare è soprattutto il piano economico; questioni di<br />

collaborazione politica internazionale svolgono una funzione minore o<br />

piuttosto sono trattate sul modello dell’Onu e del rapporto tra le<br />

superpotenze.<br />

Difficilmente si parla di un’eredità europea comune, tema di una<br />

certa importanza nei manuali dei paesi continentali. Spesso manca anche<br />

una riflessione sulle prospettive future, oppure l’evoluzione futura è<br />

giudicata con prudenza. Soltanto un’opera (Davies, 1990) delinea la<br />

visione di un’Europa in grado con la sua forza di superare i confini<br />

tradizionali e fondare nuove unità.<br />

4.5. Italia<br />

Non è facile esprimere un parere riassuntivo sui manuali in uso nelle<br />

scuole italiane: si può dire che in gran parte i testi di storia, analogamente<br />

a quelli tedeschi benché in forma diversa, introducono il<br />

concetto d’Europa piuttosto marginalmente, non lo spiegano diffusamente<br />

e spesso lo usano in senso geografico. Nei casi in cui viene impiegato,<br />

quasi sempre il concetto è delimitato rispetto a popoli nemici<br />

che minacciano l’Europa dall’esterno, come avvenne con gli Unni.<br />

L’Europa viene anche staccata dal mondo islamico. È degno di nota il<br />

fatto che li autori italiani parlino di invasioni europee già per l’XI e il<br />

XII secolo, e vi comprendano ad esempio l’ispanizzazione, cioè la<br />

cacciata dei musulmani dalla Spagna, la colonizzazione dell’est e le<br />

crociate.<br />

Non diversamente dai manuali francesi quelli italiani parlano, con<br />

notevole anticipo rispetto al punto di vista tedesco – si potrebbe forse<br />

dire senza riflettervi – di nazionalità. Una presentazione del genere potrebbe<br />

anche essere strumentalmente addotta quale legittimazione di<br />

situazioni contemporanee: cosi Caocci (1990) afferma che già in epoca<br />

carolingia si sono distinte come maggiori nazionalità europee la tedesca,<br />

la francese e l’italiana. Con Caocci si cita un autore la cui opera è<br />

animata da un’ideologia politica europea che traspare in molti passi: egli<br />

è uno dei pochi autori che si addentrano nella questione della nascita<br />

dell’idea dell’Europa moderna. Definisce il fascismo un «movimento<br />

antieuropeo», senza disconoscere che esso si è esteso a quasi tutta<br />

l’Europa e contrapponendolo a quello che chiama obiettivo ideale<br />

dell’Europa. Caocci non è il solo autore italiano a considerare dettagliatamente<br />

contenuti europei; anche Calvani e Giardina (1986) trattano<br />

il tema in modo più approfondito del consueto, ma al confronto<br />

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