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Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

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Risulta evidente il fatto che la prospettiva extraeuropea risalta più<br />

nitidamente nella misura in cui più grande è il grado del rifiuto delle<br />

«opere» europee al di fuori del propri confini. Diversamente detto, le<br />

culture extraeuropee sono trattate in modo più dettagliato soltanto se<br />

sono state oggetto dell’espansionismo europeo degli inizi dell’età<br />

moderna o più tardi dell’imperialismo. Ciò vale anche per Cina e Africa.<br />

Peculiare è la presentazione delle relazioni tra Cina ed Europa in una<br />

sezione di lavoro di Geschichtsbuch (Hofacker e Schuler, vol. II, 1986, p.<br />

232 e segg.). Un confronto culturale che comprende anche le invenzioni<br />

tecniche – poste a confronto anche in Tempora. Geschichte und Geschehen<br />

(Bernlochner, Furth et al., vol. II, 1987, p. 124) – giunge alla<br />

conclusione che Cina ed Europa nel loro stadio di sviluppo sono da<br />

porre approssimativamente sullo stesso piano. Per dirla con Leibniz, il<br />

quale viene ampiamente citato:<br />

Attraverso un determinato piano unico del destino, credo, è avvenuto<br />

che la cultura più grande e l’ornamento del genere umano oggi si sono<br />

concentrati per cosi dire nelle due regioni estreme del nostro continente, in<br />

Europa e in Cina (cosi infatti è la loro pronuncia): la prima adorna per cosi<br />

dire, un’Europa orientale, il limite opposto della terra.<br />

Entrambe le culture, attraverso la distanza prima, il contatto e la<br />

penetrazione parziale nella corte imperiale poi, sono illustrate in modo<br />

ottimale da un insieme di immagini e testo in Geschichtsbuch (Hofacker e<br />

Schuler, vol. II, 1986, p. 234 e segg.). Qui come altrove si rivela lo<br />

sforzo di presentare le culture extraeuropee nel loro valore specifico,<br />

nonostante il fatto che i programmi curriculari non escludano<br />

l’eurocentrismo. Del resto non ci si può aspettare dai testi scolastici più<br />

di quanto è offerto dalla scienza storica 5 . Che il pensiero europeo sia eo<br />

ipso eurocentrico è una constatazione ovvia. La definizione di Leibniz<br />

della Cina quale Europa orientale è al proposito esemplare. Perché<br />

cercare la polvere da sparo in Cina, quando cent’anni dopo è stato<br />

trovata anche in Europa?<br />

Se la conquista dell’America Latina sembra essere un (mis)fatto europeo,<br />

la presentazione della colonizzazione dell’America settenarionale<br />

è dominata dalla prospettiva inglese che, sottolineando l’importanza<br />

dell’Inghilterra come la maggior potenza economica e navale,<br />

giunge rapidamente alla conclusione: «La colonizzazione inglese<br />

dell’America del Nord è il momento della nascita degli Stati Uniti»<br />

(Bernlochner, Furth et al., vol. II, 1987, p. 148). Le lotte con gli indiani<br />

hanno un significato in proporzione limitato e non sono tematizzate<br />

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