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Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

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Contemporaneamente però vengono messi in luce i punti deboli<br />

della società spagnola: l’arretratezza della borghesia (Geografía e<br />

Historia de España, 1984, p. 236), la mobilità sociale molto lenta a confronto<br />

con quella del resto d’Europa (Geografía e Historia de España,<br />

1984, p. 238), la perenne miseria della popolazione contadina<br />

(Geografía e Historia de España, 1984, p. 242).<br />

La perdita di egemonia è vista come l’inizio di una politica realistica<br />

grazie alla quale la Spagna potrà crearsi una posizione dignitosa nel<br />

gioco degli equilibri europei. Il pensiero illuministico raggiunge soltanto<br />

una minoranza cosicché la rivoluzione francese, apice dell’illuminismo,<br />

risveglia in Spagna un profondo rifiuto contro le innovazioni e il<br />

trionfante europeismo. Alla fine del secolo XVIII è posto l’inizio della<br />

contrapposizione, viva ancora oggi, tra i sostenitori del pensiero<br />

progressista illuministico e del corso europeo e coloro che aspiravano<br />

alla conservazione estrema di tutti i valori del passato (Geografia e<br />

Historia de España, 1984, p. 245).<br />

La rivoluzione francese è considerata un ostacolo all’ondata di modernità<br />

che aveva investito la Spagna e che non era ancora giunta a<br />

compimento (Geografía e Historia de España, 1984, p. 250). Nella<br />

vecchia edizione è chiaramente detto che anche la massa della popolazione<br />

prendeva per lo più posizione contro le innovazioni e rimaneva<br />

schiava di una fedeltà al re tipicamente tradizionale. Gli intellettuali delle<br />

città, quegli stessi che avevano elaborato la costituzione di Cadice nel<br />

1812, erano soltanto una minoranza, cosicché proprio quei principi<br />

liberali che dovevano servire al popolo non furono da questo recepiti. E<br />

cosi alla Spagna non fu di alcun giovamento il fatto che altri stati<br />

europei prendessero a modello della propria costituzione quella di<br />

Cadice; a quell’epoca, in Spagna il suo riconoscimento e il suo<br />

consolidamento fallirono.<br />

In nessuno dei due manuali si accenna al ruolo svolto dalla Spagna<br />

nel mantenere viva la speranza dell’Europa contro Napoleone, nonostante<br />

la prima vittoria contro la Francia, né si trova un confronto con<br />

altri movimenti di liberazione europei. Nella nuova edizione le diverse<br />

relazioni di scambio con la Francia sono considerate più sul piano<br />

governativo; la Spagna era divisa in afrancesados [sostenitori dei francesi]<br />

e loro oppositori.<br />

Il secolo XIX nella nuova edizione comprende più fasi: i primi<br />

trent’anni – contraddistinti dalla perdita di quasi tutte le colonie<br />

costituiscono il momento del declino a potenza di secondo rango in<br />

Europa. Dopo tutto, anche il ruolo passivo avuto nel contesto del<br />

congresso di Vienna non può non essere un segno tanto della debo-<br />

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