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Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

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sviluppo della Spagna sino all’identificazione con la storia europea può<br />

essere sostanzialmente seguito meglio nell’edizione del 1984 che in<br />

quella successiva. In quest’ultima l’accento è posto più sul concetto di<br />

Europa, ovvero si tenta di definirlo e circoscriverlo. Nelle due edizioni<br />

difficilmente si arriva a comprendere l’apertura attuale della Spagna<br />

all’Europa come il risultato di una lunga e faticosa lotta.<br />

Rispetto alla collana Nuevo País, in Geografía e Historia de España è<br />

posta in evidenza la particolarità della Spagna. Le cause sono ravvisate<br />

nella dominazione dei mori e nella Reconquista di durata secolare. Sino<br />

allo stato dei visigoti (507-711 d. C.) la Spagna è posta all’interno della<br />

tradizione europea. D’altra parte, accanto alla sua diversità è ricordato<br />

anche il significato particolare della Spagna per l’Europa: molti progressi<br />

sono stati possibili proprio grazie alla Spagna, soprattutto per quanto<br />

riguarda la storia delle scoperte geografiche. Si delinea l’immagine di una<br />

Spagna che precede l’Europa proteggendola e difendendola. Ciò risulta<br />

evidente in particolare quando si parla di Carlo V e di Filippo II,<br />

sebbene nell’edizione del 1984 del manuale Geografía e Historia de España<br />

quest’epoca sia considerata in modo più critico. Sulla base di tali<br />

considerazioni, si ha l’impressione di un nazionalismo altisonante, ancor<br />

più nella nuova edizione in cui anche la crisi spagnola del secolo XVII è<br />

considerata una conseguenza della crisi che investiva tutta l’Europa;<br />

detto in modo molto semplice, quando in Spagna qualcosa va male, la<br />

causa è da ricercarsi nell’Europa.<br />

Nella successiva edizione di Geografía e Historia de España (come già in<br />

Nuevo País), l’Europa è definita un’unità culturale e di fede, ciò che<br />

ancora una volta testimonia il punto di vista spagnolo, essendo trasferita<br />

all’Europa la secolare questione spagnola dell’unità di fede.<br />

Anche Franco e il suo regime non sono posti nel contesto fascista<br />

europeo, dunque neppure inclusi nel fascismo. L’idea spagnola dell’Europa<br />

si riferisce fondamentalmente all’Europa occidentale ed è difficile<br />

per gli autori di questi manuali delimitare anche solo geograficamente<br />

l’Europa dell’est; cosi, molto spesso si parla di «civiltà occidentale»<br />

(ad esempio, secondo un titolo di paragrafo, di Integrazione<br />

dell’America nella civiltà occidentale). L’edizione del 1984 distingue tra nord e<br />

sud Europa, cosi come tra mondo romano e germanico (anche quando<br />

si parla ad esempio di protestantesimo e cattolicesimo). Sempre in<br />

questa edizione, agli studenti si presenta l’evoluzione temporale del<br />

concetto d’Europa, dal medioevo sino al rinascimento, quale idea di<br />

un’Europa unita nella fede cristiana con il dualismo papa-imperatore<br />

(sacro romano impero) e, a partire dal rinascimento, come sviluppo di<br />

un’Europa di stati nazionali.<br />

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