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Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

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5. I manuali di storia: l’età antica<br />

Passiamo ora all’esame dei manuali di storia 9 . Nella maggioranza dei<br />

testi l’Europa appare con l’inizio del medioevo, cioè alla fine del primo<br />

anno, come in fondo suggerisce il programma ministeriale: fanno<br />

eccezione il manuale di Cartiglia (1989) e quello di Caocci (1990). Nel<br />

Cartiglia troviamo infatti un capitolo intitolato L’antica Europa, cioè<br />

l’Europa preromana abitata dagli sciti, dai germani e dai celti (Cartiglia,<br />

vol. I, 1989, pp. 116-19). L’esposizione è accompagnata da una scheda<br />

di lavoro, che contiene un brano di Tacito e uno di Cesare<br />

rispettivamente sui germani e sui celti (Cartiglia, vol. I, 1989, pp. 120-<br />

21). Si tratta di argomenti ignorati dagli altri manuali, sui quali Cartiglia<br />

fornisce un’informazione puntuale ma anche del tutto priva di quei<br />

riferimenti a una genealogia culturale dell’Europa che pure ci si<br />

potrebbe aspettare, tenendo presente che non mancano gli storici che<br />

fanno risalire le origini della civiltà europea ai celti (si veda in proposito<br />

il recente libro di Duroselle, 1990, pp. 40-49). Nel Cartiglia, insomma,<br />

questo riferimento a un’Europa antica ha soltanto un significato<br />

geografico.<br />

Assai più significativa è l’altra eccezione, il manuale di Caocci (1990),<br />

che si distingue nettamente da tutti gli altri presi in esame per la forte<br />

presenza di un’ideologia europeistica. Tutti e tre i volumi, infatti, sono<br />

scanditi da una serie di schede – rispettivamente una, quattro e sei –<br />

nelle quali l’autore fa di volta in volta, a seconda dei vari momenti<br />

storici, il punto sull’evoluzione dell’idea di Europa e dei progetti di<br />

unificazione. In tal modo la storia d’Europa appare al lettore come il filo<br />

conduttore di tutta la Storia. La prima di queste schede si trova appunto<br />

nel primo volume, alla fine del capitolo intitolato Grecia: nasce l’Europa, e<br />

si intitola essa stessa Nasce l’«idea di Europa» (Caocci, vol. I, 1990, pp.<br />

145-46; si veda la riproduzione integrale delle schede del secondo e del<br />

terzo volume in Appendice I) 10 . L’autore vi stabilisce i fondamenti della<br />

genealogia della civiltà europea, cominciando con una serie di esclusioni<br />

(Caocci, vol. I, 1990, p. 145):<br />

Studiando le civiltà fiorite intorno al Mediterraneo e nell’Estremo Oriente<br />

dell’Asia abbiamo visto quali grandi contributi esse abbiano dato al faticoso<br />

cammino dell’Uomo. Chi più chi meno, al grande Impero egiziano al piccolo<br />

popolo dei Fenici, tutti – secondo le propri capacità – hanno alimentato il progresso<br />

dell’umanità. Eppure, e anche questo lo abbiamo visto, le loro tracce<br />

sono rimaste sepolte per millenni, e prima che l’archeologia le riportasse alla<br />

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