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Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

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È stata una festa indimenticabile. Gli italiani avevano organizzato tutto<br />

in modo eccellente. Le campane di Roma suonarono con tutta la loro<br />

potenza per salutare la nascita della nuova Europa. La mia emozione, la<br />

mia gioia e le mie speranze erano una sola cosa...<br />

P.-H. Spaak sulla ratifica del trattato di Roma del 25 marzo 1957 in Geschichtsbuch<br />

(Hüttenberger e Mütter, vol. IV, 1988, p. 211)<br />

L’Europa sorgeva dal grembo di alcuni idealisti politici, i quali, entusiasti,<br />

la festeggiavano ancora in fasce a Roma. Un testo di propaganda<br />

non poteva essere più eloquente.<br />

Per contro, Tempora. Geschichte und Geschehen (Alter, Bergmann et al.,<br />

vol. IV, 1988, p. 161) si pronuncia sul tema in modo assai più prudente<br />

già sin dall’inizio del capitolo Sforzi di unificazione nell’Europa occidentale, in<br />

cui si legge:<br />

L’unificazione dell’Europa – che dopo la catastrofe della seconda<br />

guerra mondiale fu una speranza di molte persone, in particolare anche<br />

nella Repubblica federale tedesca – alla metà degli anni ottanta, dopo<br />

alcuni successi iniziali ricchi di promesse, pare aver perso molto del suo<br />

slancio originario. Certamente nel complesso l’interdipendenza economica<br />

è avanzata notevolmente, ma gli stati raccolti nella Comunità europea sono<br />

ancor ben lontani da una politica realmente comune.<br />

Quando il risultato di un processo storico – senza far torto alla sua<br />

veridicità – è già stabilito prima che siano sviluppate le singole tappe<br />

dello sviluppo, come nel caso indicato, l’apprendimento storico è reso<br />

per lo meno più difficile. Tempora. Geschichte und Geschehen fa derivare la<br />

storia dell’Europa occidentale, a partire da questo risultato, solo per via<br />

deduttiva. L’Europa dell’est non viene menzionata. Agli studenti si<br />

chiede soprattutto di far propri i seguenti concetti (Alter, Bergmann et<br />

al., vol. IV, 1988, p. 164):<br />

Integrazione sovranazionale/cooperazione interstatale: sovranazionali<br />

sono le istituzioni che possono decidere e agire indipendentemente dalle<br />

indicazioni degli organi costituzionali nazionali e quindi hanno fatto<br />

proprio il diritto di sovranità degli stati membri; ne sono esempi l’Alta<br />

autorità della Ceca e la Commissione europea della Comunità europea. Il<br />

tramite per una cooperazione interstatale, «intergovemamentale», è nella<br />

Comunità europea il Consiglio dei ministri, le cui decisioni riguardo a<br />

questioni fondamentali richiedono l’unanimità, cosicché nessun stato si<br />

deve conformare a una maggioranza.<br />

L’Europa, quale noia! A parte il fatto che Tempora. Geschichte und<br />

Geschehen non considera affatto la realtà sociale e intergenerazionale<br />

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