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Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

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L’immagine dell’Europa nei manuali di storia, di geografia e di<br />

educazione civica per la scuola media dell’obbligo in Italia<br />

Luigi Cajani<br />

1. La comunità europea e la didattica della storia<br />

All’indomani della seconda guerra mondiale, quando i progetti di<br />

unificazione europea cominciarono a concretizzarsi, nacque la<br />

necessità di adeguare l’insegnamento della storia al nuovo corso<br />

politico. In passato, infatti, le nazioni europee avevano utilizzato<br />

l’insegnamento scolastico della storia come instrumentum regni, per<br />

legittimare e propagandare una politica nazionalistica. Il Consiglio<br />

d’Europa organizzò dunque una serie di sei conferenze, tenute fra il<br />

1953 e il 1958, allo scopo di rimuovere dai manuali di storia allora<br />

esistenti i pregiudizi negativi e polemici nei confronti degli altri stati<br />

europei e per proporre, come spiegava uno dei delegati italiani,<br />

Roberto Berardi (1958, p. 8), «un nuovo angolo visuale, una nuova<br />

tavola di valori, in base alla quale scrivere o riscrivere la storia<br />

d’Europa: che doveva apparire raccontata non più da un osservatorio<br />

angustamente nazionalistico, ma da un osservatorio “europeo”». Dopo<br />

questa prima fase di intensa attività le iniziative del Consiglio d’Europa<br />

nel campo della didattica storica sono continuate con un ritmo più<br />

blando, fino al simposio tenuto a Bruges nel dicembre del 1991 sul<br />

tema L’insegnamento della storia nella nuova Europa che si è concluso fra<br />

l’altro con il progetto, assai delicato e impegnativo sul piano politicoculturale,<br />

di realizzare un manuale per le scuole superiori, affidata a<br />

una commissione internazionale, che presenti la storia da un punto di<br />

vista europeo (per una ricostruzione dell’attività del Consiglio<br />

d’Europa in questo campo sin dalle origini si veda Lastrucci, 1992, pp.<br />

234-42).<br />

Accanto al Consiglio d’Europa anche gli organi politici della comunità<br />

europea puntano alla formazione di una coscienza europeistica<br />

attraverso la scuola. Una dichiarazione del Consiglio e dei ministri<br />

dell’istruzione del 1985 (Aa. Vv., 1989) afferma, ad esempio, che «la<br />

sempre più stretta unione dei popoli dell’Europa auspicata dal Trattato<br />

che istituisce la comunità economica europea può solo essere rea-<br />

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