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Untitled - Fondazione Giovanni Agnelli

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tesa, producendo un trauma di cui la Spagna soffri fino agli anni cinquanta<br />

del secolo XX. La ricerca di una propria idea di sé, in particolare<br />

in riferimento all’Europa, ha inizio soltanto nel passato più recente. Gli<br />

sviluppi d’interesse europeo rilevati in proposito nel manuale scolastico<br />

sono: il sorgere del socialismo, dei movimenti operai e dei sindacati; il<br />

pauperismo nei paesi industriali e la nascita dell’imperialismo coloniale.<br />

Facendo il quadro della cultura «occidentale» del secolo XIX, se ne<br />

delineano le correnti culturali (realismo, romanticismo, impressionismo<br />

e cosi via); fra le personalità di tale cultura sono naturalmente citati un<br />

russo – Tolstoj (Nuevo País, vol. III, 1985, p. 124) e un polacco –<br />

Chopin (Nuevo País, vol. III, 1985, p. 121).<br />

L’Europa è presentata come «signora del mondo» fino alla prima<br />

guerra mondiale, metafora che è trasferita alle grandi potenze d’Europa<br />

(Nuevo País, vol. III, 1985, p. 133):<br />

All’inizio del secolo XX l’Europa era la «signora del mondo». Quando ci<br />

riferiamo all’Europa, parliamo delle cinque grandi potenze: Gran Bretagna,<br />

Germania, Francia, Russia, Austria-Ungheria.<br />

Alcune pagine dopo (Nuevo País, vol. III, 1985, p. 141), però, la<br />

Russia è di nuovo estromessa dall’Europa e i confini europei tornano a<br />

coincidere con quelli occidentali dell’impero russo. Nel testo la Russia è<br />

indicata come un paese dalle dimensioni gigantesche «che si estende<br />

dall’Europa all’Asia» (Nuevo País, vol. III, 1985, p. 145). Questa è la<br />

riprova che nei manuali scolastici non vi è affatto un’idea chiara di tutto<br />

ciò che riguarda l’est europeo: cosi, ad esempio, i conflitti nazionali dei<br />

Balcani, che contribuirono allo scoppio della prima guerra mondiale,<br />

non sono presi in considerazione. La grande guerra è semplicemente<br />

intesa come un conflitto tradizionale dell’Europa occidentale su aree di<br />

influenza e definizione di confini.<br />

La presentazione della rivoluzione di ottobre si limita agli eventi<br />

dell’Unione Sovietica, tralasciando le conseguenze sugli stati europei.<br />

Cosi è taciuto che dalla prima guerra mondiale sorsero nuove repubbliche<br />

e che la nobiltà perse il proprio potere. Per il periodo tra le due<br />

guerre è chiaro che il baricentro dell’Europa occidentale si estende a<br />

tutto il mondo occidentale, Stati Uniti compresi, designati come «la<br />

potenza guida dei paesi capitalisti» (Nuevo País, vol. III, 1985, p. 155).<br />

La nuova connessione è istituita in particolare sulla base delle comuni<br />

strutture economiche del sistema capitalistico (anni venti, imperialismo<br />

industriale, crisi economica mondiale).<br />

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