Mehrsprachigkeit in Europa: Plurilinguismo in Europa ... - EURAC

Maria-Paola Paladino, Luciana Poddesu, Manuel Rauzi, Mara Cadinu, Jeroen Vaes
altri gruppi associati a stereotipi negativi, siano soggette a discriminazione quando cercano di
eccellere in ambiti “controstereotipici”. Un esaminatore, un insegnante, un datore di lavoro,
etc. potrebbe, inconsapevolmente farsi infl uenzare dagli stereotipi negativi associati al gruppo
per giudicare le capacità e prestazioni di un suo membro. Steele e Aronson (1995) ritengono
che gli stereotipi e la discriminazione possano esercitare un’infl uenza negativa anche in un
altro modo. Sapere che il proprio gruppo è considerato poco capace in un determinato ambito
e che quindi potrebbe essere vittima di discriminazione crea uno specifi co stato di ansia e
preoccupazione nei suoi membri, l’ansia di sapere che il proprio comportamento sarà letto
come una conferma o disconferma dello stereotipo di gruppo. In altri termini, i membri di
un gruppo sanno che saranno valutati in relazione allo stereotipo del gruppo. Questo stato
di preoccupazione tipica dei membri dei gruppi associati a stereotipi negativi avrebbe degli
effetti deleteri sulle loro prestazioni.
In una serie di studi è stato, ad esempio, dimostrato come le donne, per le quali esistono
stereotipi negativi sulle loro capacità scientifi che, abbiano prestazioni più basse in un test
quando questo viene presentato come un test di abilità logico-matematiche piuttosto che di
abilità sociali (Cadinu / Maass / Lombardo / Frigerio 2006). I neri americani, altro gruppo
stereotipizzato negativamente in ambito accademico, hanno performance inferiori al test di
entrata per le università americane quando questo è presentato come diagnostico di abilità
intellettive piuttosto che delle proprie capacità di memoria (Steele & Aronson, 1995). Questi
studi dimostrano che quando un compito viene ritenuto diagnostico delle capacità che, secondo
le credenze socialmente diffuse, sarebbero carenti nel proprio gruppo, i membri di questo
tendono con il proprio comportamento a confermare questa aspettativa stereotipica. Invece
delle proprie capacità individuali, in questi casi diventa rilevante per la prestazione al compito
la cattiva reputazione del gruppo d’appartenenza. Questo risultato è stato ottenuto con diversi
gruppi sociali e tipologie di prestazioni (per una rassegna si veda, ad es. Maass / Cadinu 2003).
Il calo di prestazioni appare una conseguenza piuttosto comune dell’appartenere a un gruppo
negativamente stereotipizzato.
Ciò nonostante, la ricerca svolta in questi anni ha messo in evidenza che non tutti membri
appartenenti ad un gruppo sono egualmente vulnerabili alla minaccia dello stereotipo (Maass
/ Cadinu 2003). Uno dei fattori rilevanti è l’importanza attribuita alle competenze messe
in discussione dallo stereotipo. Paradossalmente, sarebbero proprio coloro che ritengono
maggiormente importante riuscire in quel ambito e che, con molta probabilità, hanno di fatto
maggiori competenze a subire un calo nelle prestazioni. La cosa potrebbe apparire piuttosto
paradossale, ma diventa comprensibile se si tiene conto che le persone che più vorrebbero
riuscire sono anche coloro che si sentono maggiormente “sotto torchio” in situazioni in cui le
proprie capacità vengono messe in relazione con lo stereotipo.
Come si evince da questa breve presentazione della teoria e della ricerca sugli effetti della
minaccia indotta dallo stereotipo, l’immagine associata ad un gruppo può avere importanti
conseguenze sulle prestazioni dei suoi membri. Seppur quindi allo stato attuale non vi siano
ricerche che direttamente abbiano esaminato le prestazioni linguistiche, riteniamo che la
teoria della minaccia indotta dallo stereotipo possa offrire un’interessante chiave di lettura
delle diffi coltà linguistiche dei madrelingua italiani in provincia di Bolzano.
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Multilingualism.indb 164 4-12-2006 12:26:46