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Mehrsprachigkeit in Europa: Plurilinguismo in Europa ... - EURAC

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Stefania Cavagnoli<br />

In tale approccio la l<strong>in</strong>gua non è solo oggetto, ma <strong>in</strong> primo luogo veicolo di comunicazione,<br />

qu<strong>in</strong>di di rapporti <strong>in</strong>terpersonali, di descrizione di esperienze concrete, di cultura. La l<strong>in</strong>gua è<br />

legata ai compagni e alla maestra, ai genitori o agli amici e non solo ai libretti letti <strong>in</strong> classe.<br />

Allo stesso tempo, la l<strong>in</strong>gua è reale: non si tratta qu<strong>in</strong>di più di porsi obiettivi didattici legati alla<br />

fi gura del parlante perfetto, ma all’idea che le l<strong>in</strong>gue si acquisiscono e si apprendono a diversi<br />

livelli, <strong>in</strong> diverse situazioni, per diversi motivi (Libro Bianco e quadro di riferimento 3 ).<br />

Alla base del curricolo sta la conv<strong>in</strong>zione che vada sviluppata una competenza l<strong>in</strong>guistica<br />

trasversale, che porti a una maggior consapevolezza l<strong>in</strong>guistica e <strong>in</strong>terculturale, ma che sia<br />

<strong>in</strong>oltre strumento per uno sviluppo cognitivo, sociale, professionale. L’<strong>in</strong>segnamento bil<strong>in</strong>gue è<br />

considerato come la didattica l<strong>in</strong>guistica <strong>in</strong>tegrata, alla cui base sta un curricolo comune, che<br />

non differenza fra prima e seconda l<strong>in</strong>gua, come del resto avviene all’<strong>in</strong>terno delle esperienze<br />

didattiche immersive. Fondamentale è la condivisione fra docenti dell’idea di l<strong>in</strong>gua e di<br />

didattica delle l<strong>in</strong>gue. Tali idee sono legate alla formazione dei s<strong>in</strong>goli docenti, ma anche alla<br />

biografi a l<strong>in</strong>guistica di ogni docente, alla sua tradizione culturale scolastica, alla didattica di<br />

riferimento <strong>in</strong> cui si è mosso/si muove.<br />

2.3 Il modello l<strong>in</strong>guistico<br />

Per arrivare alla defi nizione del modello, oltre che dall’idea di l<strong>in</strong>gua e di cultura, si è partiti da<br />

una serie di domande concrete (quanta l<strong>in</strong>gua, quale l<strong>in</strong>gua, che alternanza, che atteggiamento<br />

nei confronti della/delle l<strong>in</strong>gue…), che hanno aiutato a focalizzare sia le paure, sia le diffi coltà,<br />

sia le potenzialità di una classe pluril<strong>in</strong>gue.<br />

Il modello scelto è un modello a immersione parziale gestito da due <strong>in</strong>segnanti, una di<br />

madrel<strong>in</strong>gua italiana e una di madrel<strong>in</strong>gua tedesca. Per gestire un modello di tale tipo, è<br />

necessaria una forte collaborazione fra le <strong>in</strong>segnanti e una grande conv<strong>in</strong>zione delle stesse<br />

rispetto alla validità del progetto. Il progetto prevede la “normalità del bil<strong>in</strong>guismo”, sia come<br />

constatazione di realtà, perfi no <strong>in</strong> una terra tradizionalmente monol<strong>in</strong>gue come il Trent<strong>in</strong>o, sia<br />

come esperienza quotidiana. Ciò implica l’uso di più l<strong>in</strong>gue <strong>in</strong> classe, sia da parte dei bamb<strong>in</strong>i<br />

che delle <strong>in</strong>segnanti. In un progetto bil<strong>in</strong>gue italo-tedesco saranno pr<strong>in</strong>cipalmente queste le<br />

due l<strong>in</strong>gue più utilizzate e vissute, ma non <strong>in</strong> modo esclusivo. Determ<strong>in</strong>ante è, per esempio, la<br />

composizione della classe e le l<strong>in</strong>gue di partenza dei bamb<strong>in</strong>i.<br />

L’alternanza delle (due) l<strong>in</strong>gue avverrà secondo il modello “una materia, una l<strong>in</strong>gua”,<br />

alternanza che nel caso qui descritto co<strong>in</strong>cide <strong>in</strong> gran parte con il pr<strong>in</strong>cipio “una persona, una<br />

l<strong>in</strong>gua”, pr<strong>in</strong>cipio che molti bamb<strong>in</strong>i bil<strong>in</strong>gui hanno sperimentato nel periodo prescolastico <strong>in</strong><br />

famiglia. Ciò non signifi ca però una rigidità nella programmazione e soprattutto nella realizzazione<br />

didattica: nello sviluppo del curricolo si prevedono molte attività <strong>in</strong> compresenza, durante le<br />

quali le <strong>in</strong>segnanti <strong>in</strong>tervengono e comunicano con i bamb<strong>in</strong>i presentando modelli l<strong>in</strong>guistici<br />

diversi. Diversi sono <strong>in</strong>fatti i modelli emergenti dalle esperienze di didattica pluril<strong>in</strong>gue: <strong>in</strong><br />

alcune esperienze le due l<strong>in</strong>gue sono strettamente separate, come nelle immersioni fi nlandesi,<br />

mentre <strong>in</strong> altre prevale la fi gura dell’<strong>in</strong>segnante come persona pluril<strong>in</strong>gue (come nelle esperienze<br />

della scuola lad<strong>in</strong>a o valdostana, <strong>in</strong> cui i bamb<strong>in</strong>i sono messi di fronte a una macroalternanza<br />

delle l<strong>in</strong>gue degli <strong>in</strong>segnanti, che <strong>in</strong> certe ore di lezione utilizzano il tedesco o l’italiano, e a<br />

una microalternanza fra francese, italiano, <strong>in</strong>glese all’<strong>in</strong>terno della stessa ora di lezione).<br />

3 http://www.coe.<strong>in</strong>t/T/E/Cultural_Co-operation/education/Languages/Language_Policy/Common_Framework_of_<br />

Reference/1cadre.asp#TopOfPage; http://europa.eu.<strong>in</strong>t/comm/off/white/<strong>in</strong>dex_it.htm<br />

264<br />

Multil<strong>in</strong>gualism.<strong>in</strong>db 264 4-12-2006 12:27:49

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