Mehrsprachigkeit in Europa: Plurilinguismo in Europa ... - EURAC

Stefania Cavagnoli
Parallelamente al lavoro svolto dal comitato, nell’ambito di un gemellaggio con la città di
Innsbruck, una scuola periferica della provincia ha elaborato una proposta per una scuola
bilingue italo-tedesca, individuando un curriculum comune e indicando la via di realizzazione
attraverso un protocollo fi rmato dai due ministeri degli esteri, nella cornice di un accordo
internazionale. Alla base della sperimentazione sta l’esperienza parallela che deve svolgersi in
una città austriaca e in una città italiana, con le stesse modalità.
Sulla base di queste iniziative, la sovrintendenza scolastica e l’assessorato all’istruzione
della provincia di Trento, sollecitati più volte da entrambi i gruppi, hanno dato vita a una scuola
bilingue italo-austriaca in un istituto comprensivo della città di Trento. Contemporaneamente,
su richiesta di un altro plesso scolastico, hanno dato il via a una sperimentazione in un’altra
scuola cittadina, con l’introduzione dell’inglese come lingua veicolare, chiamato “inglese
diffuso”, a sottolineare “l’introduzione della lingua inglese veicolare effettuata in modo leggero
e graduale” (dal sito della scuola www.istituti.vivoscuola.it/sanzio 1 ).
Attualmente si sta cercando di dare una cornice ai due progetti che presentano caratteristiche
didattiche e linguistiche differenziate ma che rientrano in un‘unica sperimentazione nell’ottica
della diffusione precoce delle lingue straniere, istituendo un unico comitato scientifi co di
riferimento. Incontri fra le due scuole hanno già avuto luogo e altri ne sono previsti. Con l’anno
scolastico 2006-2007 le sperimentazioni saranno ampliate a un totale di 10 scuole primarie su
tutto il territorio provinciale.
La presenza di due esperienze diversifi cate sullo stesso territorio conferma la tipicità e
diversità di ogni percorso CLIL, in cui sono le persone e il contesto della sperimentazione che
determinano le scelte metodologico-didattiche e linguistiche. In quest’ottica le esperienze
CLIL sono viste come insieme di potenzialità, “come approccio educativo che può favorire
il plurilinguismo. (…) Plurilinguismo signifi ca che un individuo possiede alcune competenze
in più di due lingue. … La metodologia può essere introdotta a qualsiasi livello scolastico…
dovrebbe riguardare alcuni aspetti dello sviluppo linguistico della lingua (o lingue) obiettivo
ed essere integrata nel curricolo, in modo tale da garantire il normale apprendimento, se non
potenziamento, della lingua madre” 2 .
2. La scuola bilingue italo-austriaca
La sperimentazione è stata affi data all’Istituto “Trento 2 Comenius”, ritenuto sia dagli ideatori
sia dal Servizio Istruzione idoneo per strutture e organizzazione alla sua concreta realizzazione.
Da questo Istituto è stata raccolta sia per la consapevolezza di quale opportunità fosse offerta ai
suoi allievi, sia per la totale condivisione delle motivazioni e degli obiettivi, di seguito illustrati
nei dettagli.
La sperimentazione italo-austriaca può essere defi nita come scuola bilingue in quanto le
discipline vi sono insegnate parte in italiano e parte in tedesco; biculturale, in quanto condivide
metodologie, forme organizzative e docenti con l’analoga scuola del Tirolo; sperimentale, in
quanto progetta ex novo e prova sul campo un curricolo di insegnamento bilingue, una nuova
1 Il gruppo di insegnanti in organico su due classi è supportato da un esperto madrelingua, che è presente in ogni classe
per 9 ore settimanali, sulle seguenti discipline: (arte e immagine, musica, geografi a, cultura inglese - 1 ora, attività
motorie e sportive – 2 ore, laboratori – 3 ore). Le ore dell’esperto madrelingua si svolgono sempre con la presenza
delle insegnanti titolari, che “non intervengono frontalmente, per evitare interferenze linguistiche” (dal sito www.
istituti.vivoscuola.it/sanzio)
2 Marsh & Langè, 2000: 4, www.progettolingue.net/esperienzeclil.htm
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Multilingualism.indb 262 4-12-2006 12:27:48