Mehrsprachigkeit in Europa: Plurilinguismo in Europa ... - EURAC

Brunetto Chiarelli, Francesca Romana Tramonti
lingua originaria comune al tedesco, all’inglese e alle lingue della famiglia germanica (danese,
svedese, gotico ecc.), che può essere ricostruita sulla base delle lingue attestate.
Nel secondo stadio si comparano le forme del latino con quelle del germanico e delle altre
lingue che sono in relazione genetica con esse fi no a ricostruire la forma originaria comune a
tutte.
Nella Figura 1, per ragioni di spazio e di semplicità, è stata riportata solo una piccola parte
delle lingue indoeuropee. In realtà la macrofamiglia indoeuropea raggruppa otto famiglie:
celtica, romanza o neolatina, germanica, baltica, slava, anatolica, iranica e indiana, più quattro
lingue singole: greco, albanese, armeno e tocario.
Il tocario è la famiglia anatolica, che comprende l’ittito. L’ittito si è aggiunto nel XX secolo
grazie alle scoperte archeologiche e al paziente lavoro di decifrazione, reso possibile proprio
dall’applicazione del metodo comparativo. Il fatto che il primo diagramma ad albero sia stato
elaborato per le lingue indoeuropee si spiega con l’interesse oggettivo che queste lingue hanno
per la civiltà occidentale e con la vastità della sua documentazione scritta, che copre un
intervallo di 4500 anni.
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Figura 1. Il diagramma ad albero della macrofamiglia indoeuropea.
Nella Figura 2 è rappresentato il modello ad albero delle lingue indoeuropee ideato intorno
al 1860 dal fi lologo tedesco August Scleicher (1860) che fu il primo a proporre l’interpretazione
ad albero. Il modello del diagramma ad albero è stato applicato con successo a gran parte
delle lingue del mondo (Ruhlen 1991; Nichols 1992), che si lasciano raggruppare in famiglie;
più problematico appare il raggruppamento delle famiglie in unità di livello superiore, come la
macrofamiglia indoeuropea.
Multilingualism.indb 540 4-12-2006 12:30:37