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Mehrsprachigkeit in Europa: Plurilinguismo in Europa ... - EURAC

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Stefania Cavagnoli<br />

Gli ultimi <strong>in</strong>contri dell’anno sono serviti a una verifi ca del percorso svolto e alla<br />

programmazione delle attività dell’anno seguente.<br />

3.1.2 Diario di bordo<br />

Nel corso degli <strong>in</strong>contri si sono discussi, almeno per i primi mesi di lavoro, i diari scritti dalle<br />

<strong>in</strong>segnanti. Nella stesura del progetto, ci si era decisi per questa forma di rifl essione scritta,<br />

perché permetteva ampia libertà alle <strong>in</strong>segnanti di esprimersi nella l<strong>in</strong>gua da loro scelta, di<br />

seguire un racconto lungo tutto l’anno, di non dover compilare griglie o tabelle ogni settimana.<br />

Il diario, non strutturato nella sua forma tipica, aveva solo due coord<strong>in</strong>ate: quella di venir scritto<br />

una volta alla settimana, e quella di servire da s<strong>in</strong>tesi del lavoro fatto, o di mettere <strong>in</strong> risalto<br />

aspetti problematici. Soprattutto questo ultimo punto è stato sfruttato, tanto che il diario è<br />

divenuto strumento di sfogo di entrambe le <strong>in</strong>segnanti, che lentamente hanno r<strong>in</strong>unciato a<br />

scambiarsi quanto scritto, <strong>in</strong>viandolo solo alla consulente. Proprio per questa sua caratteristica,<br />

il diario non è stato scritto <strong>in</strong> tutto il corso dell’anno. Dopo il primo quadrimestre, quando le<br />

<strong>in</strong>segnanti e la classe avevano trovato un equilibrio per poter lavorare bene, la scrittura è<br />

dim<strong>in</strong>uita, per azzerarsi verso la fi ne dell’anno. Su questo percorso si è rifl ettuto nel corso degli<br />

<strong>in</strong>contri. Lo strumento diario aveva esaurito la sua funzione.<br />

3.1.3 Interviste<br />

Il lavoro costante con le <strong>in</strong>segnanti è stato completato da una lunga <strong>in</strong>tervista, semi strutturata,<br />

verso la metà dell’anno scolastico. Le <strong>in</strong>segnanti hanno risposto alle stesse domande, ma <strong>in</strong><br />

momenti diversi. Le <strong>in</strong>terviste sono state registrate e trascritte e costituiscono una base di<br />

rifl essione i cui risultati vanno <strong>in</strong>crociati con gli altri del progetto.<br />

Dalle <strong>in</strong>terviste è emersa pr<strong>in</strong>cipalmente una forte conv<strong>in</strong>zione che il progetto, nonostante<br />

tutte le diffi coltà <strong>in</strong>iziali, abbia trovato la sua strada e vada cont<strong>in</strong>uato, potenziando sia<br />

l’aspetto l<strong>in</strong>guistico-culturale sia l’aspetto metodologico. Il primo aspetto è fortemente legato<br />

alla scuola partner, austriaca, con la quale si è progettato, nell’ultimo <strong>in</strong>contro, un percorso di<br />

educazione ambientale per il prossimo anno scolastico. Il percorso prevede un lavoro parallelo<br />

nelle due scuole, con momenti di scambio di <strong>in</strong>formazioni utilizzando la posta elettronica, e<br />

momenti di <strong>in</strong>contro nelle due città con l’obiettivo di “fare ricerca naturalistica <strong>in</strong>sieme”.<br />

Proprio l’aspetto del “fare <strong>in</strong>sieme”, del costruire <strong>in</strong>sieme un percorso, pare decisivo anche per<br />

la riuscita degli <strong>in</strong>contri, a livello di <strong>in</strong>segnanti, alunni e genitori.<br />

Dalle <strong>in</strong>terviste emergono ulteriori aspetti, legati alla diffi coltà dei rapporti con le altre<br />

classi dell’istituto e all’accettazione da parte di esse della sperimentazione. Aspetti che<br />

ricalcano le paure delle <strong>in</strong>segnanti di non riuscire ad avere rapporti tranquilli e produttivi con<br />

le classi parallele. Emerge anche un disagio <strong>in</strong>iziale di una maestra, legato alle aspettative<br />

probabilmente troppo positive rispetto alla realtà della sperimentazione, e alla diffi coltà di<br />

utilizzare <strong>in</strong> classe la l<strong>in</strong>gua tedesca come veicolo comunicativo. Tale disagio è motivato bene<br />

però dalla composizione della classe monol<strong>in</strong>gue.<br />

3.2 Supporto ai genitori (<strong>in</strong>contri e questionari)<br />

I genitori della classe bil<strong>in</strong>gue si sono sempre mostrati altamente motivati e conv<strong>in</strong>ti del percorso<br />

formativo <strong>in</strong>trapreso dai fi gli e questo è stato sicuramente un grande aiuto alla sperimentazione.<br />

Il rapporto con i genitori è stato costruito con cura già prima dell’<strong>in</strong>izio della sperimentazione,<br />

268<br />

Multil<strong>in</strong>gualism.<strong>in</strong>db 268 4-12-2006 12:27:52

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