RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

SCHEDA 4
Indice di biodiversità lichenica
L’indice di biodiversità lichenica permette di individuare le aree in cui si riscontra una biodiversità
lichenica inferiore a quella attesa e quindi di evidenziare fenomeni di impatto riconducibili ad
alterazione della composizione atmosferica. La ripetizione nel tempo di questa misura permette
inoltre di verificare la tendenza di una data area quindi l’influenza di sorgenti emissive, fenomeni di
impatto o provvedimenti di politica ambientale.
La metodologia consiste nel misurare la biodiversità di licheni epifiti su una superficie di area
standard, tenendo conto sia del numero di specie presenti che del grado di copertura. La metodica è
riportata da APAT in: “IBL: indice di biodiversità lichenica”. Serie Manuali e Linee Guida 2/2001.
Al momento non esiste una normativa di riferimento. APAT richiede alle Agenzie Ambientali il
rilevamento di questo parametro nell’ambito della rete nazionale di biomonitoraggio che prevede
una stazione ogni 18 km 2 .
Attualmente nel Lazio esistono dati solo per le province di Rieti e Viterbo. Arpalazio ha realizzato
nel 2003 uno studio sulla provincia di Rieti con densità di campionamento pari a una stazione
ogni18 km 2 (come richiesto per la rete nazionale) e uno studio sul comune di Viterbo, realizzato in
collaborazione con l’Università della Tuscia per una densità pari a una stazione ogni 6 km 2 . La
provincia di Viterbo ha realizzato nel 2003 uno studio sul proprio territorio, con densità pari a una
stazione ogni 9 km 2 .
ATMOSFERA
163