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RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

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La superficie forestale regionale oggetto di pianificazione ammonta a 117.638 ha, pari al 23,8% del<br />

totale ed attualmente sono esecutivi 19 Piani d’Assestamento Forestale, mentre 38 sono ancora in<br />

fase d’istruttoria.<br />

15.2.2 15.2.2 LE DETERMINANTI, LE DETERMINANTI, LE PRESSIONI LE E GLI E GLI IMPATTI<br />

Diminuisce in maniera considerevole il numero di cacciatori nel <strong>Lazio</strong>. Negli ultimi 16 anni si è<br />

passati da 132.435 a 77.982, con un decremento del 41,1%. Di conseguenza aumenta la superficie<br />

destinata a caccia programmata teoricamente disponibile per ciascuno di essi (11,2 ha nel 2003).<br />

Altro importante fattore di pressione all’interno delle aree protette del <strong>Lazio</strong> è rappresentato<br />

dall’estensione dell’edificato residenziale, che occupa l’1,3% della superficie tutelata. Si tratta in<br />

larga misura di tessuto residenziale sparso, ovvero aree occupate da costruzioni isolate che formano<br />

zone insediative disperse negli spazi seminaturali o agricoli.<br />

Particolarmente eterogenea la situazione delle aree protette laziali se si guarda all’aspetto della<br />

pressione demografica. Infatti si ritrovano alcune aree che interessano popolazioni molto piccole<br />

come Ventotene, Marturanum, le Cannuccette e, all'opposto, altre che interessano popolazioni<br />

molto ampie come l'Appia Antica, Vejo, Bracciano, i Castelli Romani e il Circeo. In alcuni territori<br />

si è assistito negli ultimi anni a un decremento marcato della popolazione (come presso la Riserva<br />

Naturale di Monte Navegna), mentre altrove si è verificato il fenomeno contrario (i.e. Nomentum)<br />

che ha fatto aumentare considerevolmente il livello di pressione antropica.<br />

Anche sotto il profilo della pressione da attività economiche, espressa come n° di addetti alle unità<br />

locali/km 2 , le aree protette del <strong>Lazio</strong> denotano una situazione estremamente disomogenea,<br />

presentando valori minimi pari a 2,9 (Monte Navegna) e valori massimi pari a 453,5 (Parco S.U.<br />

dell’Appia Antica).<br />

Diffuso su tutto il territorio regionale è il fenomeno degli incendi boschivi, che nel 2003 ha<br />

interessato poco più di 9.060 ha, di cui 5.530 ha (61%) nella sola provincia di Latina. Il numero<br />

complessivo degli incendi è stato di 677, con una superficie media percorsa dal fuoco pari a 13,4 ha.<br />

E’ ovviamente il periodo estivo quello più a rischio: tra il 1997 e il 2003 Agosto è il mese in cui,<br />

mediamente, si verifica il più alto numero di eventi incendiari (163) mentre a Luglio si verificano<br />

quelli di dimensioni maggiori (14,3 ha di dimensione media).<br />

Tradizionalmente i territori più colpiti sono quelli costieri ma negli ultimi anni il fronte del fuoco<br />

sta spingendosi sempre più verso località elevate dal punto di vista altitudinale e più pregevoli da un<br />

punto di vista forestale.<br />

BIOSFERA<br />

383<br />

15.2.3 15.2.3 LE RISPOSTE LE RISPOSTE<br />

La <strong>Regione</strong> persegue la tutela, conservazione e valorizzazione dell’ambiente naturale attraverso<br />

una strategia “di sistema” che va dalle leggi regionali di settore, agli atti di pianificazione e di<br />

indirizzo, nonché la programmazione per l’utilizzo integrato delle risorse finanziarie comunitarie,<br />

nazionali e regionali.<br />

Nell’ambito delle normative regionali di settore che tutelano la componente biotica del territorio<br />

laziale si cita la L.R. 19 settembre 1974, n.61 recante “Norme per la protezione della flora erbacea<br />

ed arbustiva spontanea” che definisce l’elenco delle specie considerate elementi esemplari delle<br />

biocenosi del territorio laziale ne regola le modalità di raccolta e tutela le specie molto rare o in via<br />

di estinzione, di recente integrata dalla L.R. 39/02 art.30.<br />

La L.R. 5 aprile 1988, n.18 “Tutela di alcune specie della fauna minore” afferma che la <strong>Regione</strong><br />

persegue il fine di assicurare la conservazione della flora e della fauna selvatica minore e del loro<br />

habitat con particolare riferimento alle specie faunistiche minacciate di estinzione e vulnerabili e<br />

provvede per queste ad assumere specifici interventi di tutela e conservazione.

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