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RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

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Negli ultimi 14 anni sono stati avviati 403 interventi per una spesa complessiva di<br />

282.901.553 euro. Di questi solo 5 sono attualmente sospesi o soppressi (per un importo di<br />

6.042.546 euro). Per una panoramica di carattere territoriale, gli interventi hanno interessato<br />

in ordine le province di Roma (107), Viterbo (100), Frosinone (86), Rieti (69) e Latina (41).<br />

Oltre agli interventi sopra citati ne saranno avviati altri a breve, in virtù delle risorse<br />

finanziarie previste per il <strong>Lazio</strong> sia dalla Legge 388/2001, che ha visto recenti trasferimenti<br />

(1.868.760,68 euro da suddividere fra le Regioni competenti e 288.130,85 euro assegnati<br />

all’Autorità dei Bacini Regionali del <strong>Lazio</strong>), sia dall’Accordo di Programma Quadro<br />

APQ5, siglato tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, il Ministero<br />

dell’Economia e delle Finanze e la <strong>Regione</strong> <strong>Lazio</strong>, capace di finanziare l’avvio di ulteriori 84<br />

interventi sul territorio regionale con un costo complessivo di 152.852.617 euro (in parte a<br />

carico del bilancio regionale).<br />

La <strong>Regione</strong>, inoltre, secondo quanto previsto dalla D.G.R.n.2122 del 17 Ottobre 2000, svolge<br />

una continua azione di monitoraggio del territorio al fine di individuare le situazioni di<br />

pericolosità e rischio a maggior priorità di intervento, nonché un’attività di raccolta di dati<br />

descrittivi del territorio all’interno del Sistema Informativo Regionale Difesa del Suolo.<br />

GEOSFERA<br />

242<br />

Nell’ambito degli interventi di difesa del suolo bisogna ancora ricordare il Piano Regionale<br />

di Bonifica (previsto dalla L.R. 21 gennaio 1984, n. 4), approvato e successivamente<br />

modificato dal Consiglio Regionale, recante “Norme in materia di bonifica e di Consorzi di<br />

bonifica”, mediante il quale sono stati avviati interventi di bonifica idraulica e di sistemazione<br />

idrogeologica e forestale delle aree montane e collinari idraulicamente connesse, nonché di<br />

sviluppo dell’irrigazione. Nel bilancio preventivo della <strong>Regione</strong>, nei capitoli di competenza<br />

della bonifica, sono stati stanziati complessivamente per il triennio 2004, 2005 e 2006 circa<br />

67 milioni di euro, ed in particolare per il solo anno 2004 lo stanziamento è stato di quasi 34<br />

milioni di euro. E’ in corso di approvazione il finanziamento del Programma triennale di<br />

interventi che prevede la realizzazione di svariati studi, sistemazioni idrauliche e<br />

riqualificazioni ambientali sul reticolo idrografico laziale, per un importo complessivo di<br />

12.306.246 di euro. Per i numerosi interventi già avviati e in corso d’ultimazione sono invece<br />

stati impegnati 39.329.000 euro.<br />

Per quanto riguarda la problematica del sinkhole, la <strong>Regione</strong> ha realizzato una serie di studi e<br />

ricerche che hanno portato alla messa a punto di una metodologia per la localizzazione delle<br />

cavità nel sottosuolo e quindi per l’individuazione di zone a rischio sinkhole. Dopo essere<br />

intervenuta con alcuni provvedimenti di prevenzione che hanno portato al blocco per motivi<br />

di sicurezza di alcune zone (1992 - Delimitazione delle aree a rischio nella Piana di S.<br />

Vittorino e D.G.R. del 12 novembre 1996 n. 8989), ha emanato la D.G.R. n. 1159 del<br />

02/08/2002, relativa alla metodologia per l’individuazione delle zone con propensione al<br />

fenomeno sinkhole, sulla base della quale sono state avviate numerose indagini specifiche,<br />

coordinate dalla <strong>Regione</strong> e realizzate dall’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.<br />

Ancora attraverso una efficace collaborazione della <strong>Regione</strong> con l’Università di Roma “La<br />

Sapienza”, sono stati realizzati diversi progetti di ricerca per censire le zone caratterizzate da<br />

elevato flusso di gas nocivi, quali per esempio l’approfondito monitoraggio svolto sul<br />

territorio dei comuni di Ciampino e Marino, al termine del quale è stata realizzata una mappa<br />

dettagliata delle aree risultate ad elevata presenza di Rn e di CO 2 . L’insieme dei dati acquisiti<br />

ha fornito il supporto scientifico e sperimentale alla legge, all’esame del Consiglio regionale,<br />

sulla “prevenzione e salvaguardia dalle emissioni di gas radon”.

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