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RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

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TEMA<br />

INDICATORE<br />

RUMORE<br />

CARATTERISTICHE E TRAFFICO AEROPORTUALE<br />

NEI PRINCIPALI AEROPORTI <strong>DEL</strong> LAZIO<br />

La normativa di riferimento per l’inquinamento acustico derivante da infrastrutture aeroportuali è il<br />

DM 31/10/97 che disciplina le procedure, sia per la classificazione degli aeroporti e del loro<br />

intorno, in relazione al livello di inquinamento acustico prodotto, che per la definizione delle<br />

caratteristiche dei sistemi di monitoraggio da porre in essere. L’obiettivo è quello di contenere<br />

l’inquinamento acustico negli aeroporti civili e in quelli militari aperti al traffico civile. Nel DM è<br />

prevista, per ogni aeroporto aperto al traffico civile, l’istituzione di una commissione aeroportuale<br />

per la definizione di procedure antirumore. A riguardo anche il DM 29/11/00 pone degli obblighi<br />

nei confronti delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto e delle relative<br />

infrastrutture, in riferimento alla predisposizione di piani di intervento di contenimento e<br />

abbattimento del rumore. Il DM 03/12/99 prevede che, per la definizione delle procedure<br />

antirumore e delle zone di rispetto per le aree e le attività aeroportuali, le curve isofoniche siano<br />

elaborate sulla base dei dati di traffico aereo forniti da ENAC, ENAV e società di gestione,<br />

mediante l’uso di dati sperimentali o modelli matematici validati. Va infine ricordato che la<br />

Direttiva europea sul rumore ambientale 2002/49/CE prevede che gli Stati membri provvedano a<br />

elaborare per gli aeroporti principali (definiti come gli aeroporti civili, designati da ogni Stato<br />

membro, in cui si svolgono più di 50.000 movimenti all’anno) mappe acustiche strategiche e piani<br />

d’azione, con tempi prefissati e differenziati.<br />

RUMORE<br />

374<br />

Per quanto attiene alla situazione regionale, in ottemperanza a quanto previsto dal DM del<br />

31/10/1997, è stata costituita una Commissione Aeroportuale incaricata di studiare le nuove<br />

procedure antirumore. Tale commissione si è insediata presso la circoscrizione aeroportuale di<br />

Fiumicino. Il lavoro svolto dalla commissione ha riguardato la caratterizzazione acustica<br />

dell’intorno aeroportuale mediante la determinazione delle curve di isolivello L va . E’ stato effettuato<br />

uno studio sia per l’aeroporto Leonardo da Vinci (Fiumicino) che per l’aeroporto G.B.Pastine<br />

(Ciampino), su dati di traffico del 1999 e del 2000, mediante l’uso di un modello di calcolo<br />

numerico, l’INM 6.0b (Integrated Noise Model), attraverso il quale si sono ottenute le curve<br />

isolivello relative a 60, 65 e 75 dB(A). Tali curve isolivello delimitano le seguenti zone:<br />

<br />

<br />

<br />

zona A: l'indice LVA non può superare il valore di 65 dB(A); all’interno di tale zona non<br />

sono previste limitazioni all’uso del suolo;<br />

zona B: l'indice LVA non può superare il valore di 75 dB(A); sono consentite attività<br />

agricole, industriali, commerciali, di ufficio, terziario e assimilate, previa adozione di<br />

adeguate misure di isolamento acustico;<br />

zona C. l'indice LVA può superare il valore di 75 dB(A); in questa zona sono consentite<br />

esclusivamente le attività funzionalmente connesse con l'uso ed i servizi delle infrastrutture<br />

La zona C ottenuta dal modello, comprende le infrastrutture aeroportuali, ma le piste più esterne<br />

ricadono anche nelle zone B ed A. Gli abitati di Fiumicino e Focene ricadono nella zone A e per<br />

alcuni tratti nelle zona B. Lo stesso si può dire per la maggior parte del nucleo urbano di Ciampino,<br />

comprese le frazioni di Casa Bianca e Quarto S. Antonio. Le frazioni di Santa Maria delle Mole,<br />

Frattocchie e area delle Campanelle, invece, sono comprese nell’intorno aeroportuale, quindi nella<br />

zona C.<br />

In una simulazione realizzata sulla base di un probabile scenario al 2005, per l’aeroporto di<br />

Ciampino risulta una situazione sostanzialmente invariata dal momento che non ci sono evidenti

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