RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

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10.3.3 LE 10.3.3 RISPOSTE LE RISPOSTE Tema Indicatore Copertura spaziale Copertura temporale Fonte informazione Le risposte Popolazione servita da impianti di depurazione Acque reflue urbane: sanzioni amministrative e denunce penali Investimenti previsti per impianti depurativi e altre opere Provincia 2003 Regione Provincia 2003 Arpalazio Bacini 2004-2008 Regione Lazio Attività di controllo sulle acque Provincia 2003 Arpalazio IDROSFERA 224
SCHEDA 7 Piano di Tutela delle Acque Regionale Il Piano e gli Obiettivi di qualità Le misure che la Regione Lazio ha elaborato al fine di migliorare la qualità delle risorse idriche (e, ove la qualità sia già buona, di mantenerla) sono definite dal Piano di Tutela delle Acque Regionale (PTAR), la cui predisposizione è stata approvata con D.G.R.n.319 del 15/3/2002. Il PTAR, completato nel 2004 e adottato dalla Giunta Regionale con Deliberazione n.687 del 30 luglio 2004, è stato presentato all’approvazione del Consiglio Regionale, dopo il recepimento dei pareri vincolanti delle Autorità di Bacino, con D.G.R. n.1049 del 12 novembre 2004. Il PTAR costituisce un fondamentale strumento di programmazione e un importante adempimento della Regione per il perseguimento della tutela e gestione delle risorse idriche, compatibilmente con gli usi della risorsa stessa ai fini della qualità della vita e del mantenimento delle attività socio-economiche delle popolazioni del Lazio. Per tutte le risorse idriche della regione il PTAR individua gli interventi necessari al raggiungimento degli obiettivi di qualità indicati dal D.Lgs.n.152 del 1999 e successive modificazioni. Obiettivi di qualità dei corpi idrici significativi Come previsto dal suddetto decreto, per tutti i corpi idrici significativi che risultano in uno stato scadente o pessimo deve essere raggiunto lo stato di qualità ambientale “sufficiente” entro il 2008 e per tutti gli altri bacini, entro la stessa data, deve essere mantenuto lo stato posseduto. Entro il 2016 deve essere raggiunto per tutti i bacini almeno lo stato di qualità ambientale “buono”. Corsi d’acqua e canali artificiali Tevere, Aniene, Mignone, Arrone, Sacco, Fiora, Marta, Mignone, Velino, Salto, Turano, S.Susanna, Tronto, Peschiera, Corese, Galeria, Malafede, Vaccina, Savo, Incastri, Tre Denari, Pescatori, Acque Alte, Acque Medie, Amaseno, Astura, Botte, Capodacqua, Cavata, Leschione, Spaccasassi, Garigliano, Linea Pio, Ufente, Ninfa Sisto, Liri, Alabro, Fibreno, Capofiume Gari tutta la sosta Laziale, comprese le isole Pontine, per un totale di circa 350 km di costa Bolsena, Vico, Salto, Turano, Lungo, Ripasottile, Scandarello, Ventina, Paterno, Bracciano, Albano, Martignano, Nemi, Posta Fibreno, Canterno interessano i soli laghi costieri della provincia di Latina (lago di Fondi, lago di Acque marine costiere Laghi e laghi artificiali Acque di transizione Sabaudia, lago Lungo) Acque gli accumuli d’acqua contenuti nel sottosuolo permeanti la matrice rocciosa, sotterranee 39 posti al di sotto del livello di permeazione permanente Tabella 17. Corpi idrici significativi nel Lazio ai sensi del D.L.gs.n.152/99 - All.1 (2004). Fonte: Regione Lazio. IDROSFERA 225 Obiettivi di qualità delle acque dolci superficiali destinate alla produzione di acqua potabile Per le acque dolci superficiali destinate alla produzione di acqua potabile deve essere mantenuta, ove esistente, la classificazione nelle categorie A1 e A2 ai siensi dll’art.7 del D.Lgs.n.152/1999. I corpi idrici destinati alla produzione di acqua potabile che non sono classificati almeno in categoria A2 devono raggiungere questa qualità entro il 31 dicembre 2008. 39 Nell’ambito delle acque sotterranee non sono corpi idrici significativi gli orizzonti saturi di modesta estensione e continuità all’interno o sulla superficie di un litozoma poco permeabile e di scarsa importanza idrogeologica e irrilevante significato ecologico.
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RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

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