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RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

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SCHEDA 3<br />

Il Piano degli interventi di emergenza per l’intero territorio del<br />

<strong>Lazio</strong> (Decreto del Commissario Delegato n.65 del 15.7.2003)<br />

Per affrontare le diverse criticità presenti sul territorio regionale, il Commissario ha costituito una<br />

apposita struttura impegnando le risorse disponibili, nonché definendo un piano finanziario per il<br />

reperimento di fondi specifici da destinare agli interventi strutturali necessariamente previsti 50 basato<br />

prevalentemente sulle risorse rese disponibili con il Documento Unico di Programmazione – Obiettivo<br />

2 <strong>Lazio</strong> 2000-2006 (Fondi Strutturali) e con l’Accordo di Programma Quadro “Aree sensibili: difesa<br />

del suolo – tutela della costa – sistemi della depurazione e reti fognarie” (siglato da <strong>Regione</strong> <strong>Lazio</strong>,<br />

Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e Ministero dell’Economia e delle Finanze).<br />

Tra le iniziative intraprese per favorire il rapido adeguamento del sistema regionale all’assetto<br />

normativo, si evidenzia che la <strong>Regione</strong> <strong>Lazio</strong> ha emesso nel 2003 un bando per la presentazione di<br />

progetti relativi alla “Misura I.2: Sistemi di Raccolta e Trattamento Rifiuti”, con una spesa pubblica<br />

complessiva a disposizione di 26.060.069 euro. Nell’ambito della Misura sopra citata sono state<br />

presentate 87 proposte di iniziative con richiesta di finanziamento articolate in:<br />

• per la Sottomisura I.2.1 (Miglioramento dei sistema di raccolta dei rifiuti)<br />

realizzazione di piattaforme, classificazione, stoccaggio rifiuti preliminari allo smaltimento rifiuti;<br />

progetti di raccolta differenziata di RU (ecocentri, isole ecologiche ecc.).<br />

RIFIUTI<br />

298<br />

• per la Sottomisura I.2.2 (Realizzazione di impianti per il trattamento dei rifiuti)<br />

attività di preselezione e pretrattamento per la produzione di CDR;<br />

interventi di produzione energetica da trattamento anaerobico di frazione umida ed organica da RU e<br />

scarti di lavorazione;<br />

realizzazione di impianti per il trattamento dei reflui oleari.<br />

La Struttura commissariale ha avviato i lavori realizzando innanzitutto un’analisi dei fabbisogni<br />

impiantistici dell’intero territorio, quantificando e qualificando i flussi di rifiuti di varia tipologia nelle<br />

fasi della produzione, raccolta, trattamento, recupero, valorizzazione e smaltimento finale. Ciò ha<br />

consentito di definire ed attuare soluzioni di riequilibrio complessivo attraverso l’ottimizzazione e la<br />

razionalizzazione nell’uso degli impianti esistenti, nonché tramite la realizzazione di nuovi impianti. In<br />

linea generale, possono identificarsi i seguenti filoni di intervento attuati dalla suddetta Struttura:<br />

Riordino giuridico-amministrativo del settore - La situazione preesistente ha richiesto un’azione<br />

urgente e globale di riordino giuridico-amministrativo che ha consentito di offrire certezze nelle<br />

procedure di autorizzazione per Amministrazioni locali ed operatori privati. Mediante tale processo,<br />

per esempio, nel corso del 2001 è stato possibile attribuire alla discarica di Malagrotta (Roma),<br />

operativa dal 1976 con l’emanazione successiva di provvedimenti autorizzatori provvisori,<br />

l’autorizzazione definitiva in piena conformità alla legislazione vigente. Tale processo, inoltre, ha<br />

permesso l’individuazione univoca delle prescrizioni tecnico-ambientali legate al processo di rinnovo o<br />

di rilascio delle autorizzazioni costituenti l’oggetto del successivo controllo sugli impianti stessi in fase<br />

di operatività, sulla base delle quali si è potuto riprogrammare e migliorare il piano di monitoraggio<br />

regionale, in collaborazione con Arpalazio.<br />

50 In virtù della mancata previsione di fondi destinati al sistema impiantistico da parte della stessa ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri.

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