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RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

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TEMA<br />

INDICATORE<br />

GEOSFERA – RISCHIO ANTROPICO<br />

AREE DI SERVIZIO E PUNTI VENDITA CARBURANTE<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lazio</strong> - Punti vendita carburante (1985-2003)<br />

3.500<br />

3.000<br />

3.079<br />

2.966<br />

2.913<br />

2.831 2.794 2.772<br />

2.704 2.684<br />

2.630<br />

2.500<br />

2.395<br />

2.286<br />

2.234 2.210<br />

2.134 2.121<br />

vendita<br />

punti<br />

n°<br />

2.000<br />

1.500<br />

1.000<br />

500<br />

0<br />

1985 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003<br />

Figura 7. Numero di punti vendita carburante in ambito regionale (2003). Fonte: Unione Petrolifera Italiana.<br />

I punti vendita carburante rappresentano siti potenzialmente inquinanti per il rischio di perdite<br />

dai serbatoi e dalla rete di distribuzione. Nel <strong>Lazio</strong> il problema ha assoluta rilevanza dal<br />

momento che, nel 2003, un numero elevato di punti vendita carburante sono stati inclusi<br />

nell’elenco dei siti contaminati o potenzialmente contaminati (148 pari al 28,4% del totale).<br />

La rete di distribuzione carburanti italiana appare caratterizzata, rispetto a quella dei principali<br />

Paesi europei, da un elevato numero di punti vendita di dimensione prevalentemente mediopiccola,<br />

caratteristica che si evidenzia anche nell’ambito del <strong>Lazio</strong>. Negli ultimi anni si è<br />

assistito ad una diminuzione del numero degli impianti, conseguenza di una politica<br />

legislativa atta ad imprimere un forte impulso alla razionalizzazione e ristrutturazione della<br />

rete.<br />

GEOSFERA<br />

267<br />

Nel 1998 il Ministero dell’Industria, con il D.Lgs. n.32, 11 febbraio 1998, ha riformato<br />

significativamente la disciplina del settore, accelerando il processo di liberalizzazione del<br />

comparto distributivo ma prevedendo un periodo transitorio di permanenza della<br />

regolamentazione preesistente, al fine di conseguire un consistente taglio del numero di punti<br />

vendita. Tale obiettivo, che presupponeva tuttavia un'azione incisiva da parte dei Comuni per<br />

l'identificazione degli impianti non compatibili e l'individuazione dei criteri e delle aree per<br />

l'installazione dei nuovi impianti, è stato conseguito parzialmente e prevalentemente sulla<br />

base delle iniziative volontarie di chiusura da parte delle aziende. Con l'art. 19 della legge 5<br />

marzo 2001, n. 57, il Parlamento è nuovamente intervenuto sul settore prevedendo<br />

l'emanazione di un Piano Nazionale contenente le linee guida per l'ammodernamento della<br />

rete distributiva carburanti (DM 31 Ottobre 2001). Tale Piano, predisposto dal Ministero delle<br />

Attività Produttive, è stato recentemente condiviso dalle Amministrazioni regionali e<br />

comunali. Le Regioni sono ora impegnate nella predisposizione dei propri Piani di<br />

ammodernamento.

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