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RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

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Zone vulnerabili da nitrati di origine agricola<br />

Sono zone vulnerabili da nitrati di origine agricola le aree individuate con deliberazione della Giunta<br />

Regionale o dal Piano di Tutela delle Acque.<br />

In tali zone devono essere attuati i programmi di azione definiti dalla <strong>Regione</strong> sulla base delle<br />

indicazioni di cui all’allegato 7/A-IV al d.lgs. 152/1999 e delle prescrizioni contenute nel Codice di<br />

buona pratica agricola di cui al decreto del Ministro per le politiche agricole in data 19 aprile 1999.<br />

Aree critiche<br />

Sono aree a rischio di crisi ambientale le aree nelle quali l’utilizzazione quantitativa delle risorse<br />

idriche è tale da compromettere la conservazione della risorsa e le future utilizzazioni sostenibili. Le<br />

aree a rischio di crisi ambientale sono individuate con deliberazione della Giunta Regionale che, in<br />

relazione alle specificità del caso, determina i provvedimenti da adottare. In tali aree devono essere<br />

ridotte le utilizzazioni entro limiti di sostenibilità delle utilizzazioni della risorsa idrica,<br />

salvaguardando nell’ordine gli usi idropotabili, gli usi agricoli, gli altri usi.<br />

Aree di salvaguardia di acque destinate ad uso potabile<br />

Per mantenere e migliorare le caratteristiche qualitative delle acque distribuite alla popolazione<br />

mediante acquedotti che rivestono carattere di pubblico interesse, sono individuate le aree di<br />

salvaguardia ai sensi dell’articolo 21 del D.Lgs.n.152/1999. L’area di salvaguardia, che deve<br />

prevedere l’area di tutela assoluta, l’area di rispetto e l’area di protezione, è proposta dal gestore<br />

dell’acquedotto secondo i criteri stabiliti con deliberazione della Giunta Regionale ed adottata dalla<br />

Giunta stessa previo parere del Comitato tecnico scientifico per l’ambiente. L’area di salvaguardia<br />

così adottata è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lazio</strong>. Chiunque abbia interesse può<br />

muovere osservazioni alla proposta di area di salvaguardia entro 60 giorni dalla data di pubblicazione.<br />

La Giunta Regionale nei successivi 60 giorni, esamina le osservazioni pervenute, se accolte adegua la<br />

proposta ed approva in via definitiva l’area di salvaguardia. L’approvazione dell’area di salvaguardia<br />

comporta l’applicazione delle limitazioni d’uso di cui all’articolo 21 del D.Lgs.n.152/1999.<br />

SCHEDA 8<br />

Riutilizzo delle acque reflue<br />

IDROSFERA<br />

229<br />

All’art.19 (“Priorità degli interventi”) delle norme di attuazione del PTAR viene previsto che per i<br />

maggiori impianti della città di Roma debbano essere immediatamente studiati metodi per il<br />

riutilizzo per scopi agricoli ed industriali dei reflui depurati. A tal proposito, la <strong>Regione</strong> <strong>Lazio</strong>,<br />

nell’Accordo di Programma Quadro (APQ8) “Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse<br />

idriche”, ha previsto una programmazione e un finanziamento degli interventi di riutilizzo di acque<br />

reflue a valle del processo di depurazione (in tabella), materia di competenza regionale come<br />

previsto dal Decreto del Ministero dell’Ambiente del 12 giugno 2003 n.185.<br />

A.T.O. e Comune di ubicazione<br />

impianto di riutilizzo<br />

Depuratore/i<br />

interessati<br />

Portata trattata<br />

(m 3 /sec)<br />

Investimento<br />

(M€)<br />

ATO 2 – Marino Santa Maria delle Mole 0,350 0,6<br />

ATO 2 – Pomezia<br />

Pratica di Mare – Fosso<br />

della Crocetta<br />

0,600 1,2<br />

ATO 2 - Civitavecchia Fiumaretta 0,550<br />

0,15 (solo<br />

predisposizione)<br />

ATO 4 – Terracina<br />

Terracina-Borgo<br />

Hermada<br />

0,300 3,9<br />

ATO 4 – Sermoneta Latina Est - Sermoneta 0,250 3,5<br />

Tabella 19. Interventi di riutilizzo di acque reflue a valle del processo di depurazione previsti dall’APQ8 (2004).<br />

Fonte: <strong>Regione</strong> <strong>Lazio</strong>.

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