RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

La stima dei nutrienti prodotti annualmente 37 è un altro modo di esprimere il livello di pressione su
suolo e acque derivante dai diversi settori produttivi. Nel 2001 sono state prodotte nel Lazio 88.949
tonnellate di azoto (N) e 32.110 tonnellate di fosforo (P). La provincia di Roma è quella che incide
in misura maggiore per entrambi i nutrienti. Mentre il rilascio nell’ambiente di P è essenzialmente
di derivazione agricola, sui quantitativi di azoto incidono in quantità paragonabili agricoltura,
zootecnia e, limitatamente alla provincia di Roma, anche il settore civile.
Provincia Civile Industria Agricoltura Zootecnia
kg/anno di N
totali
Frosinone 2.206228 422.790 7.096.755 4.515.890 14.241.663
Latina 2.386.571 331.620 5.314.534 4.675.019 12.707.744
Rieti 694.824 65.160 6.088.633 2.702.239 9.550.856
Roma 16.332.807 1.190.310 11.076.599 5.753.597 34.353.313
Viterbo 1.345.724 132.130 11.980.391 4.637.700 18.095.945
Lazio 22.966.154 2.142.010 41.556.912 22.284.445 88.949.521
Tabella 12. Azoto prodotto (kg/anno) dai diversi settori nelle province laziali (2001). Fonte: elaborazione Regione Lazio su
dati ISTAT 2000 e 2001.
Provincia Civile Industria Agricoltura Zootecnia
kg/anno di P
totali
Frosinone 328.483 32.848 4.209.951 810.713 5.381.995
Latina 355.334 35.533 3.164.827 693.124 4.248.818
Rieti 103.452 10.345 3.585.209 419.958 4.118.964
Roma 2.431.774 243.177 6.577.209 873.870 10.126.030
Viterbo 200.363 20.036 7.148.759 864.785 8.233.943
Lazio 3.419.406 341.939 24.685.955 3.662.450 32.109.750
Tabella 13. Fosforo prodotto (kg/anno) dai diversi settori nelle province laziali (2001). Fonte: elaborazione Regione Lazio su
dati ISTAT 2000 e 2001.
IDROSFERA
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37 Le stime sono state effettuate sulla base dei criteri proposti dal CNR-IRSA nel quaderno n. 90 del 1991. La metodologia CNR-IRSA, seppur
ampiamente utilizzata, contiene alcune semplificazioni. In particolare si ricorda che il dato relativo ai fertilizzanti è riferito alle vendite e non ai
quantitativi effettivamente utilizzati dagli operatori agricoli e, inoltre, non esiste una quantificazione precisa della percentuale di carico che realmente
passa ai corpi idrici. Per il medesimo motivo, si consideri che il dato è sottoposto ad ulteriore approssimazione nel passaggio dal livello provinciale a
quello regionale.