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RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

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BIOSFERA<br />

436<br />

Le aree urbanizzate coprono complessivamente il 4.85% del territorio. Tale percentuale<br />

corrisponde ad una estensione di 83.457,74 ha, con una prevalenza non trascurabile degli<br />

insediamenti discontinui e sparsi rispetto a quelli continui.<br />

I prati stabili occupano una superficie di 51.487,07 ettari (2.99% del territorio regionale), in larga<br />

misura concentrati in provincia di Roma (più di 25.000 ha).<br />

Anche le zone agricole eterogenee superano il 2% di occupazione del territorio (2,23%),<br />

estendendosi per circa 38.382 ettari. Ancora Roma risulta essere la provincia con la maggiore<br />

estensione areale di colture di questo tipo (12.266 ha).<br />

Le zone aperte con vegetazione rada o assente coprono una superficie pari a 35.721,08 ha;<br />

all’interno di questa classe assumono una certa rilevanza le zone interessate da presenza di aree con<br />

parziale copertura vegetale (aree con vegetazione rada propriamente dette), ricoprendo da sole<br />

l’1,79% del <strong>Lazio</strong>, rispetto alle aree con roccia nuda affiorante, aree calanchive, spiagge e falesie.<br />

Per ciò che riguarda gli insediamenti produttivi essi si collocano subito dopo con una superficie<br />

complessiva di 30.664,27 ha (1,78% della superficie regionale), di cui 14.626,71 fanno capo alla<br />

classe insediamenti industriali o artigianali con spazi annessi. La provincia di Roma è quella che<br />

risulta avere il valore maggiore, con circa 18.747 ha di territorio dedicati alle attività produttive.<br />

Le acque continentali coprono circa l’1,5% del <strong>Lazio</strong>, con una netta prevalenza dei bacini (1,28%<br />

di territorio, pari ad estensione di circa 22.049 ha) ed in particolare di quelli senza manifeste<br />

utilizzazioni produttive. Corsi d’acqua ed idrovie sono estesi per 3.576 ha (0,21 % di territorio).<br />

La provincia di Viterbo risulta, per la natura geologica del suo territorio, quella con la maggior<br />

percentuale di acque continentali. Infatti al suo interno ricadono due grandi specchi lacustri<br />

(Bolsena e Vico) e un ampio tratto del fiume Tevere. Complessivamente nella provincia di Viterbo,<br />

l’area occupata dagli elementi di questa classe è pari a 13.327,69 ha.<br />

Le zone verdi artificiali non agricole coprono una superficie pari a circa 9.309 ha, corrispondenti<br />

allo 0,54 % del territorio regionale. La provincia di Roma è quella dove tali zone sono più diffuse,<br />

con una superficie pari a circa 7.088 ha. A tal proposito basti pensare al contributo del verde urbano<br />

della città di Roma, con i sui parchi e l’estensione dei suoi cimiteri.<br />

Le aree estrattive occupano circa lo 0.5% del territorio, corrispondente ad una superficie di 8.226<br />

ha. La provincia di Roma risulta essere quella con la maggior percentuale di territorio vocato<br />

all’attività estrattiva (4.751 ha, pari allo 0.9 % del territorio).<br />

Le aree marittime, occupano lo 0,08% del territorio regionale. Pur essendo la provincia di Roma<br />

quella con lo sviluppo litorale maggiore, è nella provincia di Latina, caratterizzata dalla presenza di<br />

importanti laghi costieri (ad es .il Lago costiero di Sabaudia), che questa classe di uso del suolo è<br />

più rappresentata.<br />

Le zone umide interne e le zone umide marittime occupano porzioni di territorio regionale<br />

estremamente ridotte (ognuna circa lo 0,01%).

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