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RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

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TEMA<br />

INDICATORE<br />

RADIAZIONI NON IONIZZANTI<br />

RETE DI MONITORAGGIO DEI C.E.M.<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lazio</strong> - Rete di monitoraggio<br />

25<br />

22<br />

20<br />

15<br />

n°<br />

12<br />

10<br />

8<br />

7<br />

5<br />

2<br />

0<br />

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo<br />

Figura 9. N° di punti monitorati dalla rete Arpalazio (2003). Fonte: Arpalazio.<br />

La rete di monitoraggio rappresenta una griglia di sensori di allarme localizzati sul territorio. Le<br />

misure rilevate indicano dei punti geografici dove, in caso di valori elevati, è necessario provvedere<br />

ad ulteriori approfondimenti strumentali.<br />

RADIAZIONI NON IONIZZANTI<br />

355<br />

L’architettura della rete è organizzata su tre poli di controllo (Figura 9): Roma, Frosinone e Viterbo.<br />

Gli ultimi due coprono anche le restanti due province. Le sedi provinciali Arpalazio provvedono<br />

alla dislocazione delle centraline sul territorio, all’acquisizione dei dati ed alla loro validazione<br />

nonché all’invio presso il Centro Regionale di Controllo (CRC), che ha la funzione di coordinare<br />

l’attività di raccolta dati e loro invio alla Fondazione Bordoni, che gestisce la rete nazionale per il<br />

monitoraggio dei CEM per conto del Ministero delle Comunicazioni.<br />

La rete è una rete dinamica, ovvero le centraline, dopo 7-15 giorni di permanenza nello stesso<br />

luogo, sono ricollocate altrove. Per l’esercizio della rete Arpalazio si è dotata di Linee Guida che<br />

indicano, tra le altre cose, anche i criteri di priorità per la localizzazione. Tra questi particolare<br />

importanza hanno:<br />

precedenti informazioni acquisite con controlli effettuati nel passato;<br />

alta concentrazione di impianti;<br />

presenza di soggetti più sensibili (scuole, asili nido ed ospedali).

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