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RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

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Nel 2001 i consumi energetici complessivi del settore civile sono stati di 3.615 ktep, pari a circa il<br />

9% dei consumi nazionali di settore e al 46,7% di quelli dell’Italia Centrale. L’incremento<br />

complessivo è stato così del 14,3% rispetto al 1995 e del 22,6% rispetto al 1990. Al settore nel suo<br />

complesso, come detto in precedenza, compete circa il 37% dei consumi energetici complessivi<br />

della regione. Di tali consumi, è il settore residenziale a detenere ancora la percentuale maggiore<br />

(pari a circa il 63%), ma nel corso degli anni si assiste ad un progressivo rafforzamento del terziario<br />

che passa dal 28,4% del 1990 al 37,3% del 2001.<br />

100%<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lazio</strong> - Consumi finali nel settore civile<br />

90%<br />

80%<br />

sottosettore<br />

% per<br />

Ripartizione<br />

70%<br />

60%<br />

50%<br />

40%<br />

30%<br />

20%<br />

10%<br />

0%<br />

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001<br />

Residenziale<br />

Terziario<br />

Figura 12. Incidenza percentuale dei sottosettori residenziale e terziario all’interno dei consumi del settore civile (1990-2001).<br />

Fonte: ENEA, “Rapporto Energia Ambiente 2004”.<br />

ENERGIA<br />

99<br />

Per quanto concerne la composizione del bilancio energetico del settore residenziale, nel 2001 il gas<br />

naturale risulta la fonte energetica più utilizzata con una quota parte dei consumi complessivi pari a<br />

ben il 48% seguito dall’energia elettrica con il 24% e dai prodotti petroliferi con il 18,4%.<br />

I consumi di energia elettrica, pari a 543 ktep, sono tra i più elevati a livello regionale e<br />

rappresentano ben il 10,3% dei consumi nazionali di settore.<br />

Rispetto al 1995, i prodotti petroliferi vedono diminuire di circa il 15% l’entità dei propri consumi;<br />

gas naturale ed energia elettrica seguono invece una dinamica crescente guadagnando il 13,2% ed il<br />

5% rispettivamente rispetto al medesimo anno.<br />

Di particolare rilievo appare inoltre la presenza di un 9,1% di consumi di fonti rinnovabili<br />

soprattutto se si pensa che sino al 1995 erano completamente assenti dal bilancio del settore e la<br />

quasi totale scomparsa, invece, dell’uso di combustibili solidi che arrivano a detenere una quota pari<br />

a solo lo 0,6% (era il 10,1% nel 1995).<br />

I consumi pro-capite seguono una dinamica di costante crescita, passando da 1,18 MWh/ab nel<br />

1990 a 1,24 nel 2001; tale andamento, determinato da un incremento della popolazione inferiore a<br />

quello dei consumi, è chiara evidenza di un generale aumento del numero di dispositivi elettrici ed<br />

elettronici utilizzati, e anche, probabilmente, di una sempre maggiore penetrazione di sistemi<br />

particolarmente energivori, come il raffrescamento estivo.

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