RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

TEMA
INDICATORE
BIOSFERA – PAESAGGIO E TERRITORIO
CAMBIO D’USO DEL SUOLO
CUS della Regione
Lazio (2000): classi di
2° livello
Corine Land Cover
(1994): classi di 2°
livello
CODICE ha % Regione ha % Regione
1.1 Zone urbanizzate 83.457,74 4,85 66206,746 3,84
1.2 Zone industriali commerciali e reti di comunicazione 30.664,27 1,78 14533,499 0,84
1.3 Aree estrattive 8.225,76 0,48 5637,626 0,32
1.4 Zone verdi artificiali non agricole 9.309,72 0,54 4683,839 0,27
2.1 Seminativi 564.751,54 32,82 503785,16 29,24
2.2 Colture permanenti 209.783,97 12,19 162442,11 9,43
2.3 Prati stabili 51.487,075 2,99 12981,167 0,75
2.4 Zone agricole eterogenee 38.382,44 2,23 325156,06 18,87
3.1 Zone boscate 492.778,63 28,64 420626,34 24,41
3.2 Zone caratterizzate da vegetazione arbustiva e/o erbacea 168.864,78 9,81 126.393,42 7,33
3.3 Zone aperte con vegetazione rada o assente 35.721,08 2,08 54.624,776 3,17
Tabella 17. Variazione dell’estensione delle principali categorie di copertura del suolo (2004). Fonte: Regione Lazio, Carta
dell’Uso del Suolo 2000 e Corine Land Cover.
BIOSFERA
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Obiettivo dell’indicatore è evidenziare i cambiamenti intervenuti sul territorio della regione
nell’arco degli anni compresi tra il 1994 e il 2000. Sono messi a confronto i dati relativi all’uso del
suolo così come riportato nel Corine Land Cover e quelli emersi dall’elaborazione della Carta dell’
Uso del Suolo (CUS) della Regione Lazio. Le due carte hanno differenti caratteristiche in relazione
ai materiali di base da cui sono estratti i dati:
a) CORINE LAND COVER (1994): carta digitalizzata in scala 1:100.000 con unità minima
interpretata di 25 ettari;
b) CUS REGIONE LAZIO (2000): carta digitalizzata della copertura del suolo alla scala di
1:25.000, con unità minima interpretata di 1 ettaro.
Pur con i limiti delle differenti caratteristiche delle due carte si possono riportare alcune
considerazioni.
Per quanto riguarda aree urbanizzate, nel periodo considerato si è registrato un incremento non
trascurabile (dal 3,84% al 4,85%), dovuto prevalentemente al maggior peso della classe
insediamento continuo; a questo incremento si collegano le variazioni, seppur modeste, fatte
registrare dalle aree verdi urbanizzate.
Gli insediamenti di tipo produttivo risultano maggiormente rappresentati in conseguenza
dell’aumento percentuale delle tipologie commerciali, industriali ed artigianali. Evidente anche
l’incremento relativo alle reti stradali e ferroviarie con infrastrutture connesse.
Tutti gli usi del suolo raggruppati all’interno della classe corrispondente alle aree estrattive,
cantieri e discariche non hanno subito variazioni consistenti nel corso del decennio considerato.
Il confronto dei dati CORINE - CUS 2000 risulta particolarmente delicato per ciò che riguarda i
seminativi, la classe maggiormente rappresentata nella regione. Al momento può attribuirsi a questa
classe un aumento di circa il 3%.
Per le aree occupate dalle colture permanenti (oliveti, noccioleti, vigneti) si sono evidenziati
sviluppi diversi in base alla specie coltivata. In generale si può individuare una riduzione delle