RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

TEMA
INDICATORE
BIOSFERA – AREE PROTETTE, ZONE UMIDE E RETE NATURA 2000
STATO DI CONSERVAZIONE DEI SITI
DI IMPORTANZA COMUNITARIA
Regione Lazio - Stato di conservazione dei SIC
120
100
100
C
80
A
B
N°
60
40
42
20
0
16
5
3 4
3
18
9
25
16
8
10
7 6
2
Frosinone Latina Roma Rieti Viterbo Siti con habitat di
Posidonia oceanica
19
13
6
28
Lazio
BIOSFERA
424
Figura 17. Stato di conservazione dei SIC del Lazio (Luglio 2004). Fonte: Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio – Banca dati Natura 2000.
Per ciascuno degli habitat ricadenti all’interno dei Siti Natura 2000 esiste una valutazione globale,
formulata sulla base del confronto tra le principali caratteristiche ecologiche degli stessi (copertura,
grado di conservazione, rappresentatività) ed eventuali altri aspetti (attività umane, regime
fondiario, statuto giuridico etc…) in grado di rivestire un ruolo importante sullo stato di
conservazione dell’habitat. Per la determinazione del valore globale, basato su un giudizio di
esperti, si utilizza un sistema di classificazione a tre livelli:
A = eccellente B = buono C = significativo
Per l’elaborazione di questo indicatore si è partiti dalle informazioni relative ai singoli habitat e,
tenendo conto dell’importanza degli stessi e delle rispettive estensioni all’interno dei siti, si è
allargato il giudizio agli interi pSIC 75 . L’aggiornamento periodico dell’indicatore consentirà
all’amministrazione regionale di monitorare la reale efficacia delle proprie politiche di tutela della
biodiversità all’interno della Rete Natura 2000.
Al momento attuale alla maggior parte (54,6%) dei pSIC del Lazio può attribuirsi un livello di
valutazione intermedio (B). A livello provinciale la situazione migliore si riscontra a Rieti, dove il
25,9% dei siti individuati ha una valutazione globale “eccellente” (A). Molto positivo il giudizio sui
siti marini con habitat a Posidonia oceanica, in larga maggioranza (68,4%) compresi all’interno
della categoria “A”.
75 La valutazione è avvenuta solo per i 170 siti proposti sulla base della presenza di habitat d’interesse comunitario; non sono compresi i rimanenti 13,
designati per la protezione di specie animali e vegetali.