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Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa

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3. Farsi male<br />

3.1. Le storie rappresentative<br />

Luce, 15 anni. “È un problema <strong>di</strong> nessuno”<br />

“Il problema è mio e i miei genitori cercano <strong>di</strong> intervenire come fanno tutti i<br />

genitori. No io rimango sulle mia idea, penso con la mia testa e credo che<br />

nessuno possa convincermi. Siete tutti voi che vi state coinvolgendo in un<br />

affare che è <strong>di</strong> nessuno” Luce parla così dopo due tentativi <strong>di</strong> suici<strong>di</strong>o: il primo<br />

<strong>di</strong>mostrativo tramite ingestione <strong>di</strong> detergente in presenza del padre; il secondo<br />

più drammatico, da sola in casa, sempre con il detergente, questa volta però<br />

per via endovenosa.<br />

Luce è in carico alla neuropsichiatria infantile da quando ha 13 anni “per scarso<br />

ren<strong>di</strong>mento scolastico, gesti autolesionistici e ideazione suicidaria”, si definisce<br />

punk, o<strong>di</strong>a le mode e quando racconta dei suoi tentativi <strong>di</strong> suici<strong>di</strong>o li<br />

rappresenta così: “ho pensato a morire un po’ per mali del mondo un po’ per<br />

vedere cosa c’è dopo...muore solo il corpo dopo ci sarà altro”.<br />

I genitori non riescono a rendersi conto pienamente <strong>della</strong> gravità <strong>della</strong><br />

situazione, entrambi invischiati in dolorose vicende con le rispettive famiglie <strong>di</strong><br />

origine. Riescono solo ad attribuire i comportamenti <strong>della</strong> figlia alla cattiva<br />

influenza esercitata dalla frequentazione, tra gli 8 e gli 11 anni, <strong>della</strong> figlia <strong>di</strong><br />

una vicina <strong>di</strong> casa. Il padre rifiuta qualsiasi approccio che preveda un ricovero<br />

<strong>di</strong> Luce in comunità e rimane sospettoso nei confronti dei servizi sociali. La<br />

madre oscilla tra la stanchezza e la <strong>di</strong>sperazione e non riesce a capire la reale<br />

portata <strong>della</strong> situazione, <strong>di</strong>ce <strong>della</strong> figlia: “Si deve rendere conto che i problemi<br />

<strong>della</strong> vita sono altri”, riporta <strong>di</strong> essere “stanca <strong>di</strong> Luce e <strong>di</strong> non essere felice e <strong>di</strong><br />

aver annullato sua personalità”. A tratti vorrebbe che la figlia trovasse uno<br />

spazio in comunità ma non riesce a trovare la forza per portare avanti con<br />

decisione questa posizione. Luce dal canto suo manterrà inalterato questo<br />

atteggiamento ostile e oppositivo e rifiuterà sempre il collocamento in comunità<br />

e qualsiasi tipo <strong>di</strong> legame continuativo <strong>di</strong> cura ed adesione a programmi <strong>di</strong><br />

sostegno. È sempre più fuori casa e sembra avvicinarsi a pericolose<br />

compagnie devianti, de<strong>di</strong>te al consumo e lo spaccio <strong>di</strong> sostanze. La madre sta<br />

provando a fare qualcosa <strong>di</strong> più, anche senza l’approvazione del marito, prima<br />

<strong>di</strong> perderla definitivamente.<br />

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