Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa
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preadolescenziale e adolescenziale con un impatto significativo nell’ingresso<br />
nella nuova cultura e nel nuovo contesto familiare, scolastico e sociale.<br />
È da ricordare, infine, che se la famiglia e la scuola sembrano sempre più in<br />
<strong>di</strong>fficoltà nelle adolescenze “normali” e se gli adolescenti “normali” appaiono<br />
sempre più smarriti, confusi, defuturizzati, la problematicità che ne deriva<br />
aumenta laddove le famiglie si presentano meno normali e più affaticate. Le<br />
cause possono essere le più <strong>di</strong>verse: malattie significative <strong>di</strong> qualcuno dei<br />
componenti; problematiche <strong>di</strong> marginalità, povertà, solitu<strong>di</strong>ne, isolamento<br />
sociale <strong>di</strong> singoli componenti o dell’intero nucleo familiare; esperienze <strong>di</strong><br />
contiguità con la criminalità; fragilità e instabilità del nucleo familiare; presenza<br />
<strong>di</strong> conflitti e <strong>di</strong> violenze intrafamiliari, ecc.<br />
In situazioni <strong>di</strong> questo tipo non esiste più l’adolescenza “normale”, ma<br />
adolescenze che possono essere valutate utilizzando una scala che ha come<br />
polarità, da un lato l’espressione “<strong>di</strong>fficili” e, dall’altro, l’espressione “molto<br />
<strong>di</strong>fficili”.<br />
Con i ragazzi e le ragazze che concretamente sono in queste con<strong>di</strong>zioni tutto<br />
<strong>di</strong>venta più complesso.<br />
Una seconda considerazione concerne ciò che sta intorno agli adolescenti, alle<br />
famiglie e alle scuole: le comunità con le loro politiche e i loro sistemi <strong>di</strong><br />
attenzione alle esigenze degli adolescenti e alle problematiche che essi vivono.<br />
Quanto emerso nei due focus si può sintetizzare rapidamente: a fronte <strong>della</strong><br />
sofferenza delle agenzie educative primarie (famiglia e scuola) corrisponde un<br />
analogo stato <strong>di</strong> sofferenza a livello <strong>di</strong> politiche e <strong>di</strong> interventi delle comunità e<br />
nelle comunità.<br />
La questione, però, propone elementi <strong>di</strong> natura <strong>di</strong>versa da quelli appena<br />
accennati poiché in gioco vi sono orientamenti e scelte <strong>di</strong> natura politica,<br />
economica, tecnica, scientifica. Livelli interconnessi che esitano in situazioni<br />
locali fortemente <strong>di</strong>fferenziate: la gamma va da un estremo all’altro<br />
nell’attenzione politico-culturale assicurata ai minori e nel <strong>di</strong>verso grado <strong>di</strong><br />
investimento economico, tecnico-gestionale e scientifico.<br />
L’effetto evidente è una situazione a macchie <strong>di</strong> leopardo, con l’alternanza tra<br />
contesti territoriali che operano per garantire l’esigibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti (riconosciuti a<br />
livello internazionale e nazionale) quali il <strong>di</strong>ritto all’educazione, al gioco, al<br />
tempo libero, alla formazione, ecc. e altri contesti che faticano a farlo o che<br />
nemmeno si pongono questo tipo <strong>di</strong> compito.<br />
Ciò vale soprattutto per l’età preadolescenziale e adolescenziale che,<br />
soprattutto se messa a confronto con la prima infanzia, rischia <strong>di</strong> configurarsi –<br />
per le risorse assegnate - come una “terra <strong>di</strong> nessuno”, con pochi soggetti<br />
presenti, offerte educative e aggregative scarse, <strong>di</strong>scontinue e deboli.<br />
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