Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa

- violenza su persone: bullismo (42), violenza episodica (25), rissa (18),
violenza verso i familiari (13);
- violenza verso la proprietà: furto (47, di cui 20 a casa o a scuola),
vandalismo (22).
Un’analisi congiunta delle difficoltà incontrate e delle irregolarità della condotta
mette in evidenza che:
- la violenza sulle persone è agita prevalentemente da ragazzi italiani,
quella sulle cose da giovani stranieri, quella su cose e persone da
entrambi;
- gli atti contro le persone, o persone e cose, provengono da minori che
hanno maggiormente subito maltrattamenti, violenza assistita, conflitti
accesi in ambito familiare, bullismo a scuola. Si conferma ciò che già
sappiamo, ovvero che la violenza ricevuta scatena reazioni difensive
quali il distacco emotivo dal vissuto proprio e altrui, e proprio per
questo apre la strada alla violenza agita;
- il sottogruppo dei violenti verso cose e persone comprende un buon
numero di ragazzi già seguiti dalla Neuropsichiatria Infantile e dall’Ente
Locale;
- le azioni contro la proprietà sono particolarmente legate a situazioni di
devianza in famiglia.
e. I percorsi giudiziari
Nel sottoporre al Tribunale le segnalazioni di questi minori, la Procura Minorile
propone il collocamento etero familiare in circa la metà dei casi e, per la quota
rimanente, nel 36% richiede una valutazione al Tribunale e nel 18% suggerisce
l’affidamento ai servizi del territorio con avvio di un progetto rieducativo. Per 3
minori viene richiesta l’attivazione di un supporto psicologico.
Il Tribunale per i Minorenni ha emesso un decreto per 53 minori (64%). Quanto
ai 29 ragazzi rimasti apparentemente in sospeso, quasi tutti (22) erano soggetti
ad un procedimento penale e circa un terzo erano vicini alla maggiore età. È
perciò possibile che il Tribunale non abbia avuto il tempo per ipotizzare un
progetto rieducativo o abbia ritenuto più opportuno lasciare il passo al penale
che, con istituti quali la messa alla prova, può offrire opportunità orientate nella
stessa direzione ma indubbiamente molto più forti.
Vediamo invece che cosa è avvenuto quando la decisione è stata presa.
L’istruttoria svolta presso il TM ha portato a conclusioni parzialmente diverse
da quelle prefigurabili in base alla sola segnalazione, tanto che vengono
collocati in comunità educativa ragazzi per i quali pareva sufficiente un
affidamento ai servizi rimanendo in famiglia, e viceversa. Il supporto
psicologico è stato stabilito dal Tribunale per 12 minori, andando a sostenere
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