Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa
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il provve<strong>di</strong>mento amministrativo in<strong>di</strong>chi un collocamento in comunità,<br />
s’intenda la stessa comunità educativa nella quale sono inseriti minori<br />
in base a provve<strong>di</strong>menti civili presi a loro tutela o se si intenda<br />
comunità con caratteristiche <strong>di</strong>verse; così, ugualmente, si potrebbero<br />
considerare gli interventi preventivi (come i centri educativi territoriali,<br />
ecc.), non si sa se da rivolgere ugualmente alla generalità dei ragazzi<br />
e a quelli segnalati per “irregolarità <strong>della</strong> condotta”;<br />
‐ il timore <strong>di</strong> un approccio agli adolescenti a <strong>di</strong>sagio come soggetti da<br />
rieducare, con interventi <strong>di</strong> tipo fortemente giu<strong>di</strong>cante sul piano<br />
valoriale e morale. In altri termini, c’è la percezione che possa venire<br />
meno una certa cultura educativa che ha focalizzato la propria forza<br />
sulla <strong>di</strong>mensione relazionale e negoziale piuttosto che sulla forza<br />
trasmissiva.<br />
Non mancano le in<strong>di</strong>cazioni che colgono nei provve<strong>di</strong>menti amministrativi<br />
un’opportunità da approfon<strong>di</strong>re. In particolare si è detto che questa misura può<br />
contribuire a:<br />
‐ rifocalizzare la <strong>di</strong>mensione personale <strong>della</strong> responsabilità degli<br />
adolescenti rispetto ai loro comportamenti e, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> leve<br />
utili per rafforzare il lavoro degli operatori in questa <strong>di</strong>rezione,<br />
‐ rilanciare la necessità <strong>di</strong> incentivare strategie e interventi <strong>di</strong><br />
prevenzione maggiormente mirate a profili specifici <strong>di</strong> adolescenti e/o a<br />
profili specifici <strong>di</strong> problematiche,<br />
‐ costruire progetti <strong>di</strong> continuità anche oltre i 18 anni per gli interventi a<br />
supporto <strong>di</strong> ragazzi che hanno fin lì usufruito <strong>di</strong> un sostegno educativo<br />
e psicologico e che, avendone ancora bisogno, non troverebbero<br />
sufficienti garanzie nei servizi per adulti,<br />
‐ riattivare il confronto sul rapporto tra interventi preventivi e <strong>di</strong> tutela per<br />
ridurre le <strong>di</strong>stanze tra servizi, tra operatori, sotto il profilo culturale e<br />
delle prassi operative,<br />
‐ rinnovare il <strong>di</strong>alogo tra istituzioni, tra responsabili e operatori <strong>della</strong><br />
magistratura, dei servizi sociali, psicologici e educativi, <strong>della</strong> scuola e<br />
dei centri <strong>di</strong> formazione professionale, per rinnovare i contenuti dei<br />
protocolli e degli accor<strong>di</strong> che in questi anni sono stati sottoscritti, per<br />
introdurre elementi <strong>di</strong> innovazione nelle programmazioni sociali zonali<br />
e per migliorare la qualità dei processi comunicativi tra gli stessi, con<br />
maggiore chiarezza dei ruoli e delle responsabilità e delle procedure<br />
da seguire (ad esempio per quanto riguarda le segnalazioni all’autorità<br />
giu<strong>di</strong>ziaria) ma, anche, delle reali possibilità <strong>di</strong> intervento esistenti.<br />
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