Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa

modalità di intervento didattico e educativo specifiche per questi giovani
rinunciatari.
Tab. 29 - FARSI MALE
Occupazione e titolo di studio all'apertura del Procedimento
titolo di studio conseguito
condizione
occupazionale
elementare
media inf.
n.r.
di cui
bocciati
nel
corso
studi
Totali profilo
v.a. %
studente 6 16 — 11 22 68,8
in tirocinio/borsa lavoro 0 3 — 1 3 9,4
lavoratore 0 1 — — 1 3,1
disoccupato 2 3 — 3 5 15,6
altro 0 0 — — 0 0,0
n.r. 0 0 1 — 1 3,1
Totali 8 23 1 15 32 100,0
% 25,0 71,9 3,1 46,9
L’analisi dei percorsi familiari conferma l’origine post-traumatica di questi
comportamenti, le cui radici sembrano almeno in parte riconducibili alle
relazione primarie (Graf. 14).
L’esperienza di forti conflittualità tra genitori fino all’essere testimoni di
violenza, il maltrattamento diretto, vissuti luttuosi separativi risultano essere le
premesse dei comportamenti diretti a fare del male a se stessi. Una
particolarità è data dal fatto che per 6 adolescenti su 32, cioè poco meno di un
quinto, la madre ha problemi psicologici o psichiatrici.
Le difficoltà, però, esistono anche al di fuori della famiglia proprio nel campo
delle relazioni significative con se stessi e con gli altri: 6 persone hanno subito
una violenza sessuale episodica o hanno vissuto una relazione di violenza
sessuale, 2 vivono l’esperienza di una relazione con un partner violento,
altrettanti hanno subito traumi importanti.
Emerge diversamente il vissuto femminile e maschile: il maltrattamento e i
conflitti culturali in famiglia riguardano soltanto le ragazze, e ancora
prevalentemente femminile è l’esperienza della violenza sessuale etero
familiare.
Un’altra informazione significativa riguarda il livello di familiarità con i servizi
maturato nell’infanzia e nella preadolescenza: già prima di questo
procedimento 3 ragazzi sono stati allontanati dai genitori e collocati per un
periodo in una comunità educativa, 5 sono o sono stati presi in carico dalla
142