Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa

soprattutto le vittime di violenza assistita e chi è cresciuto in nuclei dove erano
presenti situazioni di devianza.
Il 26,8% del profilo (22 minori) hanno “solo” un procedimento amministrativo.
Per tutti gli altri questo non è che uno dei punti di contatto con l’Autorità
Giudiziaria.
I minori intestatari di un procedimento di volontaria giurisdizione sono 12, pari
al 15% del profilo.
Ben 57 ragazzi (69,5%) avevano un procedimento penale. Per una parte di
essi (22) le azioni contestate sarebbero state compiute prima dei 14 anni,
pertanto il procedimento amministrativo rappresentava una pista alternativa di
intervento per il Tribunale per i Minorenni; nei restanti casi, invece, il
procedimento penale aveva un suo percorso autonomo rispetto a quello
amministrativo.
I reati contestati e più frequenti sono:
- contro la persona: lesione personale lieve (17), percosse (11), ingiurie (7),
minacce (6), resistenza a pubblico ufficiale (4);
- contro la proprietà: furto (23), danneggiamento (7), rapina (6), riciclaggio (5).
Poiché parliamo di comportamenti violenti, quasi sempre penalmente
perseguibili, è prevedibile che i giovani appartenenti a questo profilo vengano
segnalati in gran parte dalle forze dell’ordine. Ed effettivamente la prima
comunicazione alla Procura Minorile viene trasmessa:
- dalle forze dell’ordine, in modo autonomo (27) oppure su indicazione della
famiglia (11) o della scuola (8);
- dal servizio sociale (16), talvolta su indicazione della scuola o della famiglia;
- congiuntamente dalle forze dell’ordine e dal servizio sociale (6), a volte in
accordo con la famiglia e/o la scuola;
- dal Dipartimento di Giustizia Minorile o per percorsi interni al Tribunale, a
partire da un procedimento civile o penale (complessivamente 10 casi).
4.4. Appunti sulla prevenzione e sull’intervento
Quando ci si accosta ai giovani autori di violenze abbastanza da intravederne
le storie è difficile togliersi dalla testa l’idea che i loro comportamenti abbiano
quasi sempre origine reattiva. Far crescere questo pensiero senza perdere di
vista le condotte irregolari – o forse il reato con la relativa vittima di furto, di
violenza privata ecc. - è l’equilibrismo richiesto agli adulti coinvolti nei percorsi
di prevenzione o contrasto della devianza.
I giovani di cui abbiamo parlato inizialmente hanno conosciuto situazioni
violente precocemente a partire dalle relazioni primarie. Quella cui hanno
assistito in famiglia, oppure l’abbandono, il lutto, il rifiuto da parte dei genitori –
e successivamente, per qualcuno, anche quello dei pari - punteggiano
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