Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa

evidenza le relazioni familiari violente in tutte le manifestazioni previste e la
mancanza di uno o entrambi i genitori a causa di un lutto o di un abbandono
vero e proprio.
Sappiamo che, tra i nostri 285 minori, 76 vivono in famiglie altamente
conflittuali, 62 sono stati maltrattati e 52 sono stati presenti alla violenza tra i
genitori; 62 minori sono stati abbandonati e 38 hanno vissuto il lutto di un
genitore. I problemi di salute fisica o psicologica o di dipendenza toccano,
ciascuno, circa il 10% del campione mentre qualcuno in più vive in nuclei con
problemi di devianza.
Non rientrano nel grafico per l’esiguità del dato, ma meritano comunque di
essere citati, i sette minori che hanno subito violenza sessuale all’interno della
rete di relazioni familiare. Può trattarsi sia di fatti lontani nel tempo, sia di eventi
interrotti molto di recente. Evidentemente non è questo il motivo dell’apertura di
un procedimento amministrativo, ma la violenza subita lascia ferite e difficoltà
di costruzione di una propria identità che possono originare comportamenti
irregolari nella fase adolescenziale.
Questi dati confermano l’importanza di concentrare gli sforzi sull’ambiente
primario della relazione, la famiglia di origine, fattore di protezione se attivata,
sostenuta e accompagnata nella sua funzione di cura e tutela del minore.
L’intreccio tra questi fattori e le variabili strutturali - genere, nazionalità ed età -
permette di rilevare alcune differenze importanti.
a. La violenza in famiglia
- sia il maltrattamento in famiglia sia la violenza assistita insistono su oltre
un quinto dei minori incontrati. Se si intrecciano questi dati si osserva che
appena due terzi dei minori non ha vissuto violenza né diretta né assistita
mentre un ragazzo su tre, tra quelli segnalati, si è confrontato
precocemente con una o entrambe le forme di violenza familiare.
Nonostante questa differenza la violenza assistita e il maltrattamento sono
strettamente connessi. Solo il 70,6% dei minori italiani e il 58,6% degli
stranieri si sono trovati a crescere in una famiglia senza violenza. Per tutti
gli altri l’impatto è stato o con il maltrattamento su di sé o con quello in atto
tra i genitori;
- il maltrattamento diretto sui minori si svolge più spesso in una famiglia
dove sono presenti entrambi i genitori. In realtà quelle che restano unite
anche in situazioni di maltrattamento sui minori sono le famiglie straniere. Il
dato supporta l’ipotesi secondo la quale la violenza fisica è culturalmente
sostenuta come mezzo di correzione. Ci sono, poi, famiglie straniere dove
il maltrattamento avviene in una casa abitata con la madre e un nuovo
partner, italiano o straniero;
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