Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa

Prevede invece le modalità con cui, per due anni, l’Organismo centrale di
raccordo (OCR) per la protezione dei minori stranieri non accompagnati deve
verificare la corretta attuazione del progetto e la sicurezza del minore. Il tema è
rilevante data la cospicua presenza di minori romeni tra i giovani indotti alla
prostituzione. Una applicazione poco accorta o frettolosa della Direttiva
potrebbe riportare molti di loro in Romania riunendoli alla stessa famiglia che li
ha avviati allo sfruttamento sessuale, ovvero ad una famiglia che non c’è.
Il tema si pone più ampiamente nella discussione del disegno di legge S 1079
del 2008 recante misure contro la prostituzione laddove stabilisce “l’obbligo di
rimpatrio dei minori stranieri non accompagnati, al fine di realizzare il loro
ricongiungimento familiare. A tale scopo, è rimessa ad un apposito
regolamento la fissazione delle modalità di riconsegna alle autorità nazionali
dei minori stranieri, in base ai principi di accelerazione e semplificazione delle
relative procedure, garanzia dell’unità familiare del minore e osservanza di
misure di protezione” 4 .
Il documento “Prostituzione e tratta, diritti e cittadinanza, le proposte di chi
opera sul campo”, sottoscritto da 116 enti pubblici e non profit del settore, è al
riguardo molto esplicito nel porre in primo piano i diritti del minore: “Un minore
dovrebbe essere rimpatriato nel proprio Paese d’origine soltanto se tale misura
corrisponde alla realizzazione del suo superiore interesse”, per individuare il
quale “il minore deve essere ascoltato e la sua opinione deve essere tenuta in
debito conto, considerati la sua età e il grado di maturità” 5 . Andrebbe operata
altresì una attenta valutazione dei rischi connessi al rimpatrio, poiché spesso i
minori coinvolti nella prostituzione sono privi di famiglia e di assistenza ovvero
vivono in situazioni di grave disagio o, ancora, sono stai venduti dalla famiglia
per entrare nel circuito della prostituzione pertanto quella famiglia non può
essere un luogo sicuro al quale tornare.
5.4. La prostituzione minorile in Emilia Romagna
Le stime più recenti sulla prostituzione in Emilia Romagna si devono
all’osservazione e all’esperienza degli operatori delle Unità di Strada dedicate
alla lotta alla tratta nell’ambito del progetto Oltre la Strada (Regione Emilia-
Romagna, report 2008). Secondo queste informazioni le persone che si
prostituivano in strada erano 1.430 nel 2006, 1.860 nel 2007. Gli operatori
4 Dalla Relazione introduttiva al disegno di legge S 1079 del 2008 “Misure contro la
prostituzione” presentato al Senato il 6 ottobre 2008.
5 Documento Prostituzione e Tratta, Diritti e Cittadinanza – Le proposte di chi opera sul campo,
a cura di Asgi, Associazione Gruppo Abele, Associazione On the Road, Caritas Italiana,
Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca), Comitato per i Diritti Civili delle
Prostitute, Comune di Venezia, Consorzio Nova, Coop. Sociale Dedalus, Save the Children, p.
7.
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