Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa
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‐ i minori migranti, soprattutto quelli che arrivano in Italia già gran<strong>di</strong> se<br />
non adolescenti, rispetto al tema <strong>della</strong> maturità,<br />
‐ la necessità <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre azioni specialistiche rivolte a questo tipo <strong>di</strong><br />
soggetti e quanto, invece, si possa proseguire con servizi rivolti alla<br />
totalità degli adolescenti (in<strong>di</strong>pendentemente dalla loro nazionalità e<br />
cultura),<br />
‐ come costruire maggiore integrazione tra operatori dei servizi rivolti<br />
anche ai minori stranieri e ai me<strong>di</strong>atori culturali,<br />
‐ le connessioni tra azione dei servizi <strong>di</strong> accoglienza e sostegno e<br />
approccio all’immigrazione presente nella normativa (le incongruenze<br />
si evidenziano soprattutto nel delicato passaggio da minore e<br />
maggiore età).<br />
La ridotta presenza femminile all’interno del campione non coincide con la<br />
percezione che gli operatori hanno <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione del <strong>di</strong>sagio che investe – a loro<br />
avviso – in modo consistente le ragazze. Ciò, sia in riferimento a<br />
comportamenti come il bullismo e, più in generale, ai comportamenti violenti,<br />
sia a questioni come il consumo <strong>di</strong> stupefacenti e alcolici, l’autolesionismo, ecc.<br />
Effettivamente il fatto che questi fenomeni siano in crescita tra le ragazze non<br />
significa necessariamente che debbano essere loro le principali protagoniste<br />
delle condotte irregolari. I dati rilevati nel tempo sull’uso <strong>di</strong> droghe illegali o<br />
sulla commissione dei reati tra i minorenni, ad esempio, in<strong>di</strong>cano una<br />
prevalenza maschile così schiacciante che il ribaltamento delle proporzioni<br />
potrebbe eventualmente verificarsi soltanto in tempi me<strong>di</strong>o-lunghi. Ciò non vuol<br />
<strong>di</strong>re che non sia presente una evoluzione <strong>di</strong>versa delle espressioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio,<br />
tra i ragazzi o tra le ragazze.<br />
Si rende necessario, pertanto, un lavoro <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento per comprendere<br />
la specificità <strong>di</strong> genere all’interno delle esperienze <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio nell’adolescenza,<br />
così da ipotizzare interventi o servizi che si smarchino da implicite<br />
caratterizzazioni o, all’opposto, le ricerchino consapevolmente per offrire a<br />
ragazzi e ragazze risposte <strong>di</strong>fferenziate e specifiche laddove appare<br />
necessario.<br />
Si pone, infine, l’esigenza <strong>di</strong> un’approfon<strong>di</strong>ta riflessione sul tema dell’età in<br />
quanto gli operatori restituiscono la percezione che i fenomeni <strong>di</strong> cui si è dato<br />
conto (anche oggetto dell’indagine) tendano a riguardare ragazzi sempre più<br />
giovani, con la necessità <strong>di</strong> interventi preventivi <strong>di</strong> secondo livello già in età<br />
preadolescenziale – se non, in alcuni casi, infantile.<br />
4.5. L’utilizzo dell’art. 25: timori e opportunità<br />
Lo scambio ed il confronto tra gli operatori avvenuto nei focus group ha dato la<br />
possibilità, allo staff <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>, <strong>di</strong> entrare in relazione al contempo con una<br />
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