Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa
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obbligando gli adulti a prendere atto, infine, <strong>della</strong> propria presenza. E ancora,<br />
tali condotte possono essere infine messe in relazione alla percezione nel<br />
minore <strong>di</strong> una propria inevitabile, insormontabile, vergognosa <strong>di</strong>fficoltà a fare i<br />
conti con il sesso: con quello agito, certamente; ma anche con il “proprio”<br />
sesso, così come avviene nel confronto con un corpo che va mutando giorno<br />
dopo giorno, con una natura sessuata ora in grado <strong>di</strong> suscitare sentimenti<br />
ambivalenti. È “questa fatica (che) viene sentita come una grave ferita”<br />
(Ibidem, p. 144), in grado <strong>di</strong> determinare fragilità e debolezze che debbono<br />
essere tacitate, nascoste e finanche soppresse in qualche modo. Pena la<br />
propria reputazione: <strong>di</strong> fronte a sé stessi prima ancora che in mezzo ad altri.<br />
6.4. Quali interventi per i minori autori <strong>di</strong> reati sessuali?<br />
A fronte <strong>di</strong> quanto fin qui esposto, un ruolo importante – come è facile<br />
immaginare – spetta agli interventi impiegati nell’ambito del possibile<br />
trattamento rivolto al minore autore <strong>di</strong> reati sessuali. Per brevità, tali interventi<br />
possono essere sud<strong>di</strong>visi in tre gran<strong>di</strong> categorie: innanzitutto interventi <strong>di</strong> tipo<br />
cognitivo-comportamentale (comprendenti il lavoro svolto sulle <strong>di</strong>storsioni<br />
cognitive 7 , sul controllo dello stress e delle frustrazioni, e quello <strong>di</strong> prevenzione<br />
rispetto ad ulteriori ricadute – o “relapse prevention”); in secondo luogo,<br />
interventi <strong>di</strong> tipo psico-sociale (quali la terapia <strong>di</strong> gruppo, quella in<strong>di</strong>viduale ed il<br />
percorso terapeutico comprendente la famiglia del giovane); infine, vi è la<br />
possibilità <strong>di</strong> operare attraverso interventi <strong>di</strong> tipo farmacologico (e <strong>di</strong> cui il<br />
trattamento ormonale è una modalità) (L. Rossi, 2004). Gli obiettivi il cui<br />
raggiungimento è proposito trasversale ai tre raggruppamenti, così come la<br />
letteratura in materia evidenzia, riguardano aspetti <strong>di</strong> natura psico-sociale e<br />
relazionale, ma anche l’acquisizione <strong>di</strong> un equilibrio e <strong>di</strong> una maturità<br />
in<strong>di</strong>spensabili all’assunzione delle proprie responsabilità rispetto al fatto<br />
commesso ed al riconoscimento <strong>della</strong> vittima quale soggetto offeso<br />
primariamente nella propria <strong>di</strong>gnità, frutto <strong>di</strong> identità fisica, psichica e sociale.<br />
Dunque fra gli obiettivi perseguiti si ricordano, fra altri possibili, “superamento<br />
<strong>della</strong> negazione e <strong>della</strong> minimizzazione del danno; assunzione <strong>di</strong><br />
responsabilità; sviluppo <strong>di</strong> capacità empatiche; controllo delle fantasie<br />
sessualmente devianti; riduzione degli interessi sessualmente devianti e<br />
sviluppo <strong>di</strong> interessi sessuali non devianti; sviluppo <strong>di</strong> abilità relazionali e<br />
7 In particolare, essendo quello <strong>di</strong> “<strong>di</strong>storsioni cognitive” un concetto <strong>di</strong> primaria importanza<br />
lavorando con soggetti autori <strong>di</strong> reati, siano questi adulti o maggiorenni, si segnalano gli stu<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento condotti negli Stati Uniti da G. Sykes e D. Matza, Techniques of<br />
Neutralization. A Theory of Delinquency, in American Social Review, n.22, 1957 e,<br />
successivamente, da A. Bandura, sulla nozione <strong>di</strong> “<strong>di</strong>simpegno morale”, in Social Foundation<br />
of Though and Action: A Social Cognition Theory, Englewood Cliffs, New York, 1986.<br />
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