Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa

medie. Alcuni dei loro comportamenti sono simili a quelli degli altri minori in
carico, ma risultano meno frequenti: fughe da casa, uso di sostanze,
abbandono scolastico, violazione delle regole familiari, prossimità con ambienti
devianti vengono effettuati ma proporzionalmente meno di quanto non avvenga
tra chi ha attraversato le avversità che sappiamo.
Tab. 11 – Numero di fattori di vittimizzazione
sullo stesso minore
v.a. %
0 22 8,5
1 58 22,4
2 61 23,6
3 52 20,1
4 31 12,0
5 23 8,9
6 e oltre (fino a 8 fattori) 12 4,7
Totale 259 100,0
Ciò che si evidenzia particolarmente nel gruppo di questi 22 ragazzi sono
invece le trasgressioni a scuola e in famiglia magari fino all’abbandono
scolastico, ma senza veri atti di devianza, e poi fatti gravi come le molestie o
violenze sessuali, il bullismo, il ritiro sociale.
Sembra quasi di parlare di ragazzi insospettabili, membri di una famiglia
apparentemente senza problemi; famiglie che non hanno niente da nascondere
o da cambiare per essere capaci di educare bene il proprio figlio. Questi
adolescenti celano covi di solitudine o sofferenza tali da rovesciarsi verso
compagni più deboli sotto forma di prevaricazione o di violenza, quando non su
se stessi nei gesti di autolesionismo.
Può ipotizzarsi una tendenza impulsiva ad agire attraverso il comportamento
un disagio vissuto, ma difficilmente comunicabile non essendoci evidenti stati
di disagio del nucleo di origine del minore.
Questi meccanismi paiono non poco preoccupanti. Sono il segnale di una zona
ancora opaca, difficile da penetrare, in cui i ragazzi e le famiglie hanno un
potere reale anche maggiore del Tribunale e riescono comunque a
minimizzare, a sottostimare i problemi, a fare come se i fatti non fossero mai
avvenuti.
In contrapposizione a questo tentativo di occultare o rimuovere il Tribunale
tende invece a mettere a tema, ad approfondire e a progettare.
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