Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa

nella famiglia, tendono ad essere stigmatizzati in misura maggiore rispetto a
chi si racchiude nel silenzio e nell’apatia”, scrive ancora Favaro. La loro
richiesta di aiuto giunge urlata attraverso il furto, la rissa, la trasgressione delle
regole scolastiche. È in forza di questo che tanti adulti – a scuola, in famiglia,
nei servizi, in Tribunale... - si interessano a loro. Difficile individuare un
percorso di studi adatto, un luogo d'incontro, uno psicoterapeuta, una comunità
che possa riconciliarli con il destino. Eppure è proprio questo l'intento dei
progetti in attuazione all'art. 25.
2.9. Le segnalazioni, ovvero, chi si preoccupa per loro
Il 63% dei minori sia italiani che stranieri è noto ai servizi già prima che si apra
un procedimento amministrativo. Di essi, circa un quinto è stato incontrato per
gli stessi fatti che hanno determinato il procedimento amministrativo, la
maggioranza in epoche precedenti con un percorso molto diverso a seconda
della provenienza: il 21% degli italiani ha iniziato ad essere seguito in età
prescolare e il 23% durante gli anni delle elementari; l’attenzione verso i minori
stranieri è più tardiva, si risveglia durante la frequenza scolastica e alle medie
più che alle elementari.
È possibile supporre che le famiglie immigrate, soprattutto quando non
necessitano di sostegni economici, cerchino di rimanere invisibili alle istituzioni
– intendendo questo come capacità di integrazione autonoma e riprova
dell’onestà della famiglia – e che i loro ragazzi vengano visti soprattutto quando
cominciano a manifestare comportamenti preoccupanti. Il maltrattamento
familiare e la violenza assistita, tra l’altro, soprattutto se giustificati
culturalmente, possono rimanere nascosti a lungo.
Per i piccoli italiani invece, sembra di poter dire che i comportamenti “strani”
compaiono precocemente e vengono presto segnalati e presi in carico dai
servizi. Sappiamo del resto che le famiglie degli italiani segnalati sono più
spesso monogenitoriali, più vicine alla devianza o alla tossicodipendenza… ed
è probabile che i figli ne portino le conseguenze già in età infantile. È o è stato
in carico presso la Neuropsichiatria Infantile il 27% degli italiani e il 16% dei
ricongiunti; presso il Ser.T. i dati corrispondenti sono del 15% e 0%; presso il
servizio sociale dell’ente locale il 36% degli italiani e il 28% dei ricongiunti.
Le segnalazioni alla Procura della Repubblica, lo sappiamo, provengono
generalmente dalle forze dell’ordine e dagli enti locali. Il confronto tra i dati dice
che i servizi sanitari e le famiglie si attivano di più per italiani e minori di
seconda generazione, la scuola più spesso per i ricongiunti.
2.10. Il procedimento amministrativo
Leggendo le richieste presenti nei ricorsi della Procura della Repubblica presso
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