Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa

trasgressive da parte di questi giovani, non risultando comportamenti
aggressivi verso i familiari o condotte poste in essere contro i beni ed il
patrimonio del nucleo. Di fatti, anche le condotte irregolari – lo ricordiamo:
esplicitamente richiamate dall’art. 25 Legge minorile, e dunque motivo ab
origine per l’apertura di tale procedimento – ascrivibili ai minori qui considerati
attengono esclusivamente ad atti di bullismo (in due casi), a furti commessi in
luoghi altri rispetto all’abitazione familiare (due), alla violazione delle regole
scolastiche (in almeno quattro casi su sette) e, solo in un caso, alla violazione
delle regole familiari (Graf. 21).
Ancora con riferimento al nucleo familiare, va osservato come in appena un
caso sul totale a procedere a segnalazione rispetto alle condotte sopra
richiamate sia stata proprio la famiglia, ma con ogni probabilità la segnalazione
non attiene alla commissione di atti violenti di natura sessuale. Anzi. Piuttosto,
le segnalazioni giunte alla procura sono quelle inviate dalle forze dell’ordine,
come è ovvio. Quanto ai minori coinvolti, si tratta sempre di studenti delle
medie inferiori o già frequentanti il primo anno di scuola superiore (Tab. 39).
Come detto, è possibile rilevare la presenza di difficoltà scolastiche sia quanto
al rendimento (spesso piuttosto basso) che al comportamento; quest’ultimo
non di rado contrassegnato da asperità e contrasti nei rapporti con i coetanei.
Tab. 39 – ACCUSATI DI VIOLENZA SESSUALE
Occupazione e titolo di studio all'apertura del Procedimento
titolo di studio conseguito
condizione
occupazionale
elementare
media inf.
n.r.
di cui
bocciati
nel
corso
studi
Totali profilo
v.a. %
studente 3 3 — 2 6 85,7
in tirocinio/borsa lavoro 0 1 — — 1 14,3
lavoratore 0 0 — — 0 0,0
disoccupato 0 0 — — 0 0,0
altro 0 0 — — 0 0,0
n.r. 0 0 0 — 0 0,0
Totali 3 4 0 2 7 100,0
% 42,9 57,1 0,0 28,6
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