Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa
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In altri termini, i focus hanno messo a fuoco l’esigenza <strong>di</strong> politiche sociali<br />
(incluse, per gli aspetti attinenti, le politiche formative, culturali, educative,<br />
sociali, sportive, ecc.) forti, meno <strong>di</strong>scontinue nel tempo e meno frammentate<br />
territorialmente. Sta all’interno <strong>di</strong> questo quadro l’esigenza <strong>di</strong> dare continuità a<br />
servizi <strong>di</strong> aggregazione e <strong>di</strong> socializzazione ma, anche, a interventi preventivi<br />
dentro e fuori la scuola, a contatto con le famiglie laddove emergono i primi<br />
segnali <strong>della</strong> problematicità (delle famiglie e/o degli adolescenti) a cui si è<br />
accennato.<br />
I magistrati hanno con<strong>di</strong>viso la percezione <strong>della</strong> fatica che si coglie negli<br />
operatori dei servizi sociali territoriali sia per la scarsità <strong>di</strong> risorse <strong>di</strong> cui<br />
<strong>di</strong>spongono, sia in relazione alla qualità dei servizi e alla fatica <strong>di</strong> costruire e<br />
mantenere reti, alleanze, processi <strong>di</strong> integrazione tecnica e professionale.<br />
Correlato a tutto ciò vi è un ultimo aspetto, che riguarda <strong>di</strong>rettamente l’autorità<br />
giu<strong>di</strong>ziaria: i magistrati percepiscono una tendenza <strong>di</strong>ffusa ad attendersi dal<br />
Tribunale per i Minorenni da un lato, l’esercizio <strong>di</strong> un ruolo <strong>di</strong> autorità morale e<br />
educativa che famiglia e scuola non riescono sempre a garantire e, all’altro,<br />
l’esercizio <strong>di</strong> una funzione <strong>di</strong> supporto al sistema dei servizi con interventi<br />
compensativi delle loro <strong>di</strong>fficoltà o quanto meno <strong>di</strong> rafforzamento e<br />
potenziamento delle loro possibilità.<br />
3. Le misure amministrative ex art 25 e 25bis<br />
Il rinnovato ricorso alle misure amministrative è correlato, secondo i magistrati,<br />
alle criticità osservate nei contesti familiari e scolastici e nel sistema dei servizi.<br />
Difficoltà, sostanzialmente, a porsi come contesti capaci <strong>di</strong> sostenere gli<br />
adolescenti nel costruire ancoraggi forti, capaci <strong>di</strong> far vivere loro sentimenti <strong>di</strong><br />
sicurezza nonché <strong>di</strong> favorire la costruzione delle basi psicologiche, sociali,<br />
morali necessarie per <strong>di</strong>ventare adulti.<br />
Il ricorso alle procedure amministrative – secondo quanto i magistrati hanno<br />
proposto nelle loro considerazioni – assume quanto meno quattro significati.<br />
In primo luogo appare una risposta più imme<strong>di</strong>ata <strong>di</strong> quanto si può produrre<br />
nell’ambito delle procedure civili o penali. Di fronte a problematiche<br />
adolescenziali che esitano in comportamenti critici, gli amministrativi<br />
aumentano la chance <strong>di</strong> intervenire in modo temporalmente vicino ai fatti e alla<br />
loro segnalazione e, in questo senso, aumentano la probabilità <strong>di</strong> efficacia<br />
dell’azione giu<strong>di</strong>ziaria.<br />
In secondo luogo le misure amministrative appaiono una possibile risposta<br />
all’esigenza <strong>di</strong> non annullare le responsabilità <strong>di</strong>rette e personali<br />
dell’adolescente nelle situazioni <strong>di</strong> cui si rende protagonista, temperando la<br />
tendenza ad attribuire alla famiglia (ed in particolare alle sue eventuali<br />
inadeguatezze o <strong>di</strong>sfunzioni) la totalità delle responsabilità. Operare sui due<br />
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