Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa

4.3. I ricorsi della Procura Minorile
Per la quasi totalità dei procedimenti la Procura della Repubblica ha promosso
un ricorso al T.M. e solo per 6 procedimenti vi è stata un’apertura del fascicolo
d’ufficio da parte del Tribunale.
Il Pubblico Ministero secondo la Legge minorile ha competenza a richiedere nel
suo ricorso l’applicazione delle misure rieducative che, si ricorda, sono due:
l’affidamento al Servizio sociale dell’ente locale (ai sensi del d.p.r. 616/77) e il
collocamento in comunità.
Nella scheda di rilevazione utilizzata per la ricerca si è ritenuto di poter
registrare anche altre voci ricorrenti e configurabili come richieste atte a
rappresentare ulteriori strumenti di recupero/sostegno e di rieducazione del
minore. Inoltre, al ricorso del P.M. possono essere allegate fonti documentali di
carattere istruttorio, in particolare le relazioni del Servizio dell’ente locale dove
sono raccolte informazioni su minore, fatti e realtà sociale di appartenenza,
indispensabili alla fase dell’indagine, al suo svolgimento più efficace ed in
funzione della preparazione/conduzione dell’udienza davanti ai giudici onorari.
Le caratteristiche generali che si possono attribuire alle richieste della Procura
si evincono con linearità dalla Tab. 15:
- l’affidamento ai Servizi si coniuga nel 75,2% del totale (v.a. 124) con il
collocamento in comunità a conferma della gravità delle situazioni, che
induce il P.M. a prefigurare nella maggioranza dei casi soluzioni
extrafamiliari;
- come indicatore del profilo di gravità si consideri che la richiesta di
supporto psicologico – più che raddoppiata per i minori con
cittadinanza straniera – è quasi sempre associata (87,0% dei 38 casi)
a quella di collocamento in comunità;
- è da sottolineare come il collocamento in comunità sia richiesto in
particolare per le ragazze e i ragazzi più grandi d’età;
- la c.d. valutazione della situazione può essere intesa come una
formula interlocutoria registrata, quasi sempre, in assenza della
richiesta di affidamento e quindi riferibile alle situazioni meno gravi,
prevalentemente ascritte ad adolescenti con cittadinanza italiana.
4.4. I decreti del Tribunale per i Minorenni
Al termine della fase istruttoria, che comprende il passaggio determinante
dell’udienza delegata ai Giudici Onorari dal Presidente del T.M. e svoltasi
regolarmente nell’84,0% dei casi analizzati, in sede di Camera di Consiglio – ai
sensi dell’art. 27 della Legge minorile – trova completamento formale e
sostanziale il progetto rieducativo per il minore.
99