Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa

dell’identità e della minore età; a volte queste ricerche sono lunghe e
complesse, talora scarsamente attendibili.
Secondo quanto riportato dall’operatrice referente, per alcuni anni le indagini
socio-familiari nei paesi di origine avvenivano attraverso il Servizio Sociale
Internazionale che, nonostante i tempi lunghi, consentiva di raccogliere molte
notizie sull’ambiente di provenienza, sulle modalità di avvio alla prostituzione
ecc. Ora il caso viene segnalato al Comitato per i Minori stranieri non
accompagnati.
La costruzione delle risposte a bisogni di diverso tipo (sanitari, sociali,
educativi, relazionali, formativi, psicologici, ecc.), avviene contestualmente
all’attivazione del percorso per la regolarizzazione. La richiesta del permesso di
soggiorno, che a seconda dei casi e delle varie fasi può essere per salute,
minore età o direttamente ai sensi dell’art. 18. Si lavora inoltre per il recupero -
qualora i minori ne siano sprovvisti - dei documenti d’identità e quando la
situazione lo richiede si attiva l’assistenza legale.
Contestuale è pure la segnalazione del caso alla Procura del Tribunale per
Minorenni (per rispetto L.269/98) e se necessario anche al giudice tutelare.
Queste segnalazioni avvengono attraverso la redazione di relazioni accurate
che contengono gli elementi relativi alla storia personale, recente e pregressa
del minore, informazioni sulla famiglia, notizie relative al suo sfruttamento
sessuale ecc. ed il progetto di intervento. Può accadere, inoltre, che questi
minori abbiano delle pendenze penali risalenti al periodo trascorso in strada
(es. per reati di false generalità), quando non era ancora stata accertata la loro
minore età; in questi casi è necessario adempiere a tutta una serie di atti
(colloqui, relazioni, udienze) per la Magistratura.
Nella maggioranza dei casi il Giudice tutelare deferisce la tutela del minore
all’Azienda U.S.L. nella persona del coordinatore sociale.
L’uscita delle minorenni dai percorsi art. 18 non avviene quasi mai al
compimento del 18° anno di età poiché un soggetto minorenne, per
raggiungere la propria autonomia (abitativa, lavorativa e personale), necessita
di tempi più lunghi. Nella maggior parte dei casi, se non c’è abbandono
volontario, al raggiungimento della maggiore età la presa in carico prosegue
secondo quanto previsto per i soggetti maggiorenni, e questo richiede una
nuova definizione del contratto tra la persona ed il progetto.
Può accadere che il minore chieda di essere rimpatriato, il che potrà avvenire
solo con il nullaosta dal Comitato per i Minori stranieri non accompagnati. La
presa in carico sarà finalizzata a questo obiettivo e, di conseguenza, potrà
differire moltissimo da quella rivolta a soggetti destinati a rimanere stabilmente
nel nostro paese.
e. L’intervento del Tribunale per i Minorenni
185