Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa
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infraquattor<strong>di</strong>cenne le cose stanno <strong>di</strong>versamente. Egli è sempre considerato<br />
non imputabile, in quanto appunto sprovvisto <strong>della</strong> capacità <strong>di</strong> intendere e <strong>di</strong><br />
volere: ciò determinando la formula per cui “non sia luogo a procedere”.<br />
Tuttavia, e certo il paradosso non sfugge, l’art. 25 Legge minorile permette<br />
l’apertura <strong>di</strong> un proce<strong>di</strong>mento sul ragazzo - e non sulla famiglia, come<br />
accadrebbe se si aprisse un fascicolo <strong>di</strong> volontaria giuris<strong>di</strong>zione - in situazione<br />
potenzialmente <strong>di</strong> contrad<strong>di</strong>zione con la nozione stessa <strong>di</strong> imputabilità, e<br />
dunque rispetto al concetto <strong>di</strong> (non)responsabilità che ne consegue vista la<br />
peculiare età. Il rischio è quello <strong>di</strong> affidare ai servizi sociali, e con la specifica<br />
finalità <strong>di</strong> cui si è detto, un minore per il quale la legge penale non in<strong>di</strong>cherebbe<br />
altra via se non l’eventuale applicazione <strong>di</strong> misure <strong>di</strong> sicurezza o l’adozione <strong>di</strong><br />
misure a sua protezione.<br />
Inoltre, occorre riflettere con attenzione anche sul fatto che il proce<strong>di</strong>mento<br />
amministrativo fa leva, almeno in parte, sul necessario consenso del giovane<br />
(e poi dei suoi familiari), e in questo si potrebbe ravvisare un nodo particolare<br />
laddove il minore non esprimesse tale consenso, con il rischio <strong>di</strong> operare<br />
essenzialmente in termini autoritativi e impositivi (in assenza, però, <strong>di</strong><br />
specifiche garanzie processuali). Appare dunque necessario un ragionamento<br />
sull’opportunità del ricorso alle misure amministrative in qualità <strong>di</strong> “strumenti<br />
simil-penali”, nei confronti dei minori non imputabili, poiché infraquattor<strong>di</strong>cenni<br />
(non altrimenti sanzionabili) e, più in generale, nei confronti dei minori con un<br />
proce<strong>di</strong>mento penale aperto. Nel primo caso si tratta <strong>di</strong> comprendere come<br />
evitare <strong>di</strong> concepire l’azione amministrativa come sostitutiva <strong>di</strong> un penale non<br />
applicabile, nel secondo caso si tratta <strong>di</strong> comprendere come agire sulla stessa<br />
persona da prospettive <strong>di</strong>verse ma, potenzialmente, convergenti intorno all’idea<br />
<strong>di</strong> sostenerla nello sviluppo del senso <strong>della</strong> responsabilità e nella costruzione <strong>di</strong><br />
nuovi percorsi <strong>di</strong> crescita.<br />
Un punto collegato è quello relativo alla possibilità - in relazione ai<br />
comportamenti oggetto <strong>di</strong> attenzione delle misure amministrative - che al<br />
minore siano applicate misure <strong>di</strong> sicurezza, dopo un’attenta indagine sulla<br />
personalità del minore e sul suo contesto familiare, nonché in presenza <strong>di</strong><br />
specifiche garanzie procedurali. Elemento imprescin<strong>di</strong>bile per tale<br />
implementazione è la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> pericolosità sociale del minorenne,<br />
conseguente all’esame appena ricordato, da verificare caso per caso e nel<br />
corso del tempo, potendo anche essere oggetto <strong>di</strong> revisione da parte del<br />
magistrato minorile. Ancora, le misure <strong>di</strong> sicurezza sono applicate per un lasso<br />
<strong>di</strong> tempo comunque contenuto, <strong>di</strong>versamente dalle misure amministrative che -<br />
non <strong>di</strong> rado - si traducono in un decreto definitivo e perciò valido fino al<br />
compimento del <strong>di</strong>ciottesimo anno <strong>di</strong> età. Anche in questo caso, si rende<br />
necessario un approfon<strong>di</strong>mento sull’opportunità <strong>di</strong> questo incrocio, per<br />
salvaguardare il minore da usi incongrui e per costruire con lui nuove<br />
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