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Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa

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Poi l’intervento dei Carabinieri, gli arresti, l’ingresso <strong>della</strong> ragazza in un centro<br />

<strong>di</strong> prima accoglienza. Nel giro <strong>di</strong> pochi mesi, anche grazie alla collaborazione<br />

con il Servizio Sociale Internazionale, Gloria può tornare a casa.<br />

Alexandru, 17 anni, rom. “Perché sono bello”.<br />

Non si fosse intestar<strong>di</strong>to a rubare quel portafogli al supermercato chissà, forse<br />

non l’avrebbe saputo nessuno. E invece è successo tutto in una volta: la<br />

signora che strepita, i Carabinieri, la perquisizione. Il portafogli, va bene. “E<br />

quel cellulare <strong>di</strong> chi è?” “Me l’ha regalato un amico”. “E perché?” “Perché sono<br />

bello”.<br />

L’agente continua ad interrogarlo, passa del tempo con lui, guadagna la sua<br />

fiducia e si fa raccontare tutto.<br />

Andavano avanti da mesi le visite <strong>di</strong> Alexandru, con altri due ragazzi del campo<br />

noma<strong>di</strong>, nel negozio <strong>di</strong> Stefano, un uomo sui cinquant’anni che, nel<br />

retrobottega, volentieri offriva doni costosi in cambio <strong>di</strong> prestazioni sessuali.<br />

I tre c’erano arrivati uno alla volta, prima schifandosi e scappando, poi trovando<br />

tutto sommato comodo questo modo <strong>di</strong> guadagnare e passando la voce agli<br />

amici. Hanno chiesto al signor Stefano anche 20.000 euro per tenere la bocca<br />

chiusa e proprio in quei giorni lui li ha denunciati per estorsione.<br />

Gabriela, 15 anni, rumena, cerca l’Isola che non c’è<br />

Quando si presenta alla stazione <strong>di</strong> polizia Gabriela è scalza, affranta, piena <strong>di</strong><br />

livi<strong>di</strong>. Tre albanesi ieri sera, per punirla <strong>di</strong> aver rifiutato un rapporto senza<br />

preservativo, l’hanno trascinata in un appartamento e l’hanno violentata più<br />

volte. Stamani Gabriela è scappata dalla finestra del bagno e ha implorato<br />

aiuto ai passanti: “Picchiato, picchiato! Polizia!”. La ragazza denuncia i suoi<br />

assalitori ed è anche in grado <strong>di</strong> riferire dove è stata rinchiusa così ora,<br />

finalmente, abbandonerà la vita <strong>di</strong> strada e ritornerà in Romania…<br />

Invece no, l’attività istruttoria la richiede in Italia. La ragazza viene inserita in<br />

una comunità dove si affeziona agli operatori. Si trova bene, in u<strong>di</strong>enza chiede<br />

<strong>di</strong> restare. La possibilità <strong>di</strong> rivedere chi l’ha assalita la precipita nell’angoscia e,<br />

per aiutarla, viene <strong>di</strong>sposto l’incidente probatorio. Inizia intanto un corso <strong>di</strong><br />

formazione, le lezioni <strong>di</strong> italiano, una borsa lavoro. Tenta una psicoterapia poi<br />

la rifiuta.<br />

Per oltre un anno sarà tutto un oscillare: tra l’Italia e la Romania, tra una vita<br />

regolare e l’impulso a vendersi. Quando scappa si unisce a uomini che dopo<br />

una notte nomina “fidanzati”, mentre ai ragazzi <strong>della</strong> comunità invia con il<br />

cellulare foto del suo corpo per ottenere o per incantare. Del resto è così che<br />

ha imparato a prendersi tutto ciò che vuole, e non importa se le ultime analisi<br />

hanno intravisto un rischio <strong>di</strong> sifilide.<br />

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