Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa

Circa il 70% degli italiani e degli stranieri di seconda generazione è nato in
Emilia Romagna; tra gli italiani, 29 giovani su 160 sono nati al sud o nelle isole
ed hanno quindi vissuto un percorso migratorio.
I giovani ricongiunti alla famiglia sono giunti in Italia prevalentemente in età
scolare (69%, 42 minori), vale a dire quando già avevano stabilito legami
significativi ed esperienze di rilievo nel paese d’origine. Il 42% arriva dopo gli
11 anni, per un inserimento scolastico che potrebbe iniziare già in prima media,
presumibilmente senza una conoscenza di base della lingua italiana.
La provenienza di questi minori è la più varia. Se guardiamo solo alla
nazionalità dei padri individuiamo 33 Paesi, una situazione estremamente
frammentata che ben riflette la molteplicità di presenze tra i migranti in Emilia
Romagna.
Più precisamente, tra i 20 adolescenti di seconda generazione 8 sono nati nei
paesi del Maghreb e gli altri si suddividono tra ex Jugoslavia, Filippine, Cina,
Medio Oriente, Africa centrale. Alcuni gruppi significativi sono identificabili tra i
molti giovani ricongiunti: 17 provengono dal Maghreb, 10 dalla ex Jugoslavia,
16 da altri paesi dell’Europa dell’Est, 6 dal Sud o Centro America, 5 dall’Africa
centrale.
I genitori sono tendenzialmente di uguale nazionalità, entrambi italiani (per il
91% dei ragazzi italiani) o entrambi stranieri (per tutti gli stranieri), con una
quota molto residuale di coppie miste composte quasi sempre da padre italiano
e madre straniera. Come tra i minori, anche tra i genitori nati fuori dall’Italia si
rileva la prevalenza di persone provenienti dal Marocco e, solo in seconda
istanza, la presenza di albanesi e rom.
Tra i minori italiani nati in Emilia Romagna, solo 36 hanno entrambi i genitori
della stessa regione mentre gli altri sono, in un certo qual modo, “di seconda
generazione”, nel senso che una o entrambe le figure parentali hanno
compiuto un percorso di migrazione interna. Spicca un gruppo di 29 ragazzi i
cui genitori sono entrambi nati al sud o nelle isole, in particolare Campania e
Sicilia. È una indicazione da non sottovalutare: anche l’immigrazione interna,
che comunque implica in molti casi un salto culturale, può costituire un fattore
di vulnerabilità probabilmente paragonabile, almeno in parte, alla condizione di
immigrato più comunemente intesa.
2.3. Il nucleo familiare
Al momento della segnalazione vive in famiglia l’82% degli italiani, il 90% dei
giovani immigrati di seconda generazione e l’85% dei minori ricongiunti.
Se circa la metà delle famiglie di tutti i gruppi vede la presenza di entrambi i
genitori, le altre modalità di convivenza sono piuttosto differenziate: tra gli
italiani e tra i minori di seconda generazione oltre un terzo vive in un nucleo
monogenitoriale dove è prevalente la figura della madre; tra i minori ricongiunti,
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